Molte ricerche sono dedicate allo studio dei parametri forestali più importanti per la conservazione della biodiversità. Sfortunatamente non vi sono risposte univoche perché ogni gruppo biologico in esame risponde ai cambiamenti della struttura delle foreste in accordo con la propria storia naturale e la propria scala di percezione del paesaggio. L’aumento delle conoscenze sulle relazioni fra gruppi di specie poco noti e le variabili strutturali delle foreste è un punto focale per pianificare strategie di gestione delle foreste che non siano nocive alla biodiversità, soprattutto nel caso delle foreste vetuste. In questo studio è stata valutata l’importanza che 11 attributi forestali hanno nel determinare composizione e abbondanza delle comunità degli Psychidae. La ricerca è stata effettuata in 12 aree test in una area forestale montuosa della Calabria a prevalenza di faggio. I campionamenti entomologici sono stati effettuati nel 2001 e nel 2013, e sono stati fusi dopo una pairwise comparison analyses che ha confermato la stabilità delle comunità. Il primo passo è stato di verificare che le comunità avessero una distribuzione disomogenea nell’area di studio utilizzando la Cluster Analysis. Il secondo passo è stato quello di correlare i dati entomologici con gli attributi forestali utilizzando la non-parametric Spearman Rank Order Correlation. La Cluster analysis ha identificato tre gruppi di specie e di comunità confermando una segregazione ecologica delle specie e delle loro abbondanze. Gli attributi forestali che si sono rivelati più importanti a livello di comunità sono stati la biomassa di legno morto in piedi, la dominanza del faggio e la vetustà complessiva, mentre a livello specifico i più importanti sono stati la percentuale di copertura forestale, la biomassa legnosa, il diametro degli alberi, il numero di alberi di grandi dimensioni e la vetustà complessiva. Taleporia defoliella ha mostrato una correlazione molto significativa con la vetustà, mentre Psyche crassiorella è stata l’unica specie correlata negativamente con gli attributi di vetustà. Questo studio sottolinea l’importanza degli attributi associati alle foreste vetuste per sostenere la biodiversità di gruppi poco studiati. I risultati suggeriscono di tenere in debita considerazione questi attributi nella pianificazione forestale, in particolar modo quelli facilmente misurabili come il numero di alberi di grandi dimensioni.

Relazioni fra gli attributi delle foreste vetuste e la diversità degli Psychidae (Lepidoptera) in una foresta a prevalenza di faggio

BONACCI, Teresa;
2015-01-01

Abstract

Molte ricerche sono dedicate allo studio dei parametri forestali più importanti per la conservazione della biodiversità. Sfortunatamente non vi sono risposte univoche perché ogni gruppo biologico in esame risponde ai cambiamenti della struttura delle foreste in accordo con la propria storia naturale e la propria scala di percezione del paesaggio. L’aumento delle conoscenze sulle relazioni fra gruppi di specie poco noti e le variabili strutturali delle foreste è un punto focale per pianificare strategie di gestione delle foreste che non siano nocive alla biodiversità, soprattutto nel caso delle foreste vetuste. In questo studio è stata valutata l’importanza che 11 attributi forestali hanno nel determinare composizione e abbondanza delle comunità degli Psychidae. La ricerca è stata effettuata in 12 aree test in una area forestale montuosa della Calabria a prevalenza di faggio. I campionamenti entomologici sono stati effettuati nel 2001 e nel 2013, e sono stati fusi dopo una pairwise comparison analyses che ha confermato la stabilità delle comunità. Il primo passo è stato di verificare che le comunità avessero una distribuzione disomogenea nell’area di studio utilizzando la Cluster Analysis. Il secondo passo è stato quello di correlare i dati entomologici con gli attributi forestali utilizzando la non-parametric Spearman Rank Order Correlation. La Cluster analysis ha identificato tre gruppi di specie e di comunità confermando una segregazione ecologica delle specie e delle loro abbondanze. Gli attributi forestali che si sono rivelati più importanti a livello di comunità sono stati la biomassa di legno morto in piedi, la dominanza del faggio e la vetustà complessiva, mentre a livello specifico i più importanti sono stati la percentuale di copertura forestale, la biomassa legnosa, il diametro degli alberi, il numero di alberi di grandi dimensioni e la vetustà complessiva. Taleporia defoliella ha mostrato una correlazione molto significativa con la vetustà, mentre Psyche crassiorella è stata l’unica specie correlata negativamente con gli attributi di vetustà. Questo studio sottolinea l’importanza degli attributi associati alle foreste vetuste per sostenere la biodiversità di gruppi poco studiati. I risultati suggeriscono di tenere in debita considerazione questi attributi nella pianificazione forestale, in particolar modo quelli facilmente misurabili come il numero di alberi di grandi dimensioni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/175964
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