Comunità Coleotteri Carabidi bioindicatori nella foresta di abete e faggio di Serre San Bruno (VV) Algieri MC, Caputo A, Mazza M, Stepancich D* Dipartimento di Difesa del Suolo "V. Marone" Università della Calabria Via Ponte P. Bucci Cubo 41 b Rende 87036 (CS) (*) = speaker Sessione Poster Sala Esposizione - Giovedì 6 Ottobre 2011 (12:30-13:30) Riassunto: Oggetto di questo studio è la fenologia, cioè l'andamento stagionale dell'attività e le preferenze ambientali dei Coleotteri Carabidi presenti nella foresta ad abete e faggio di Serra San Bruno (VV, Calabria). L'area scelta per questa ricerca, situata in bosco S. Maria, è stata campionata mediante l'utilizzo di trappole a caduta. Individuate 4 stazioni, tra loro ben diversificate a livello pedologico e vegetazionale, sono stati avviati dei censimenti. Questo lavoro si basa sui dati raccolti negli anni 2006-2010, a cui sono stati aggiunti i dati provenienti dagli stessi siti relativi agli anni 1997-1999. I Carabidi sono insetti terrestri, prevalentemente predatori, il cui studio si è fortemente incrementato dal riconoscimento del loro preciso ruolo d'indicatori ecologici. La composizione delle loro cenosi rivela le condizioni di alterazione vegetale e del degrado del suolo. Il numero di individui rinvenuti si aggira intorno a 6000 assegnati a 25 specie determinate suddivise in gruppi dalle diverse preferenze ecologiche. La carabido fauna censita a Sera San Bruno annovera elementi caratterizzanti il faggio, Carabus lefebvrei e Cychrus italicus, e la quercia, Carabus convexus e Carabus preslii. Le specie mostrano in buona parte una scelta di habitat ristretta a favore di ambienti rientranti nel bioma delle foreste caducifoglie. L'analisi dei dati a disposizione ha messo in evidenza come l'area umida sia più ricca rispetto a quella con meno umidità, la componente igrofile, infatti, si sovrappone a quella tipica del bosco con meno acqua. Molto abbondante risulta l'igrofila Nebria kratteri, endemismo degli Appennini. L'ontaneta ricca di sostanze organiche, ospita specie igrofile, alcune con areale discontinuo in Italia perché legate a climi freddi, quali Elaphrus uliginosus. Tale specie presente soprattutto al nord, rara ed isolata al sud, potrebbe essere considerata a rischio. Nelle serre vibonesi vengono descritte popolazioni isolate come Carabus granulatus calabrus, differente quindi dalle altre popolazioni meridionali, testimonianza evidente dell'isolamento quaternario. Parole Chiave: Fenologia, Carabidi, Bioma, Foresta ID#: 46

Comunità Coleotteri Carabidi bioindicatori nella foresta di abete e faggio di Serre San Bruno (VV)

ALGIERI, Maria Carmela;
2011-01-01

Abstract

Comunità Coleotteri Carabidi bioindicatori nella foresta di abete e faggio di Serre San Bruno (VV) Algieri MC, Caputo A, Mazza M, Stepancich D* Dipartimento di Difesa del Suolo "V. Marone" Università della Calabria Via Ponte P. Bucci Cubo 41 b Rende 87036 (CS) (*) = speaker Sessione Poster Sala Esposizione - Giovedì 6 Ottobre 2011 (12:30-13:30) Riassunto: Oggetto di questo studio è la fenologia, cioè l'andamento stagionale dell'attività e le preferenze ambientali dei Coleotteri Carabidi presenti nella foresta ad abete e faggio di Serra San Bruno (VV, Calabria). L'area scelta per questa ricerca, situata in bosco S. Maria, è stata campionata mediante l'utilizzo di trappole a caduta. Individuate 4 stazioni, tra loro ben diversificate a livello pedologico e vegetazionale, sono stati avviati dei censimenti. Questo lavoro si basa sui dati raccolti negli anni 2006-2010, a cui sono stati aggiunti i dati provenienti dagli stessi siti relativi agli anni 1997-1999. I Carabidi sono insetti terrestri, prevalentemente predatori, il cui studio si è fortemente incrementato dal riconoscimento del loro preciso ruolo d'indicatori ecologici. La composizione delle loro cenosi rivela le condizioni di alterazione vegetale e del degrado del suolo. Il numero di individui rinvenuti si aggira intorno a 6000 assegnati a 25 specie determinate suddivise in gruppi dalle diverse preferenze ecologiche. La carabido fauna censita a Sera San Bruno annovera elementi caratterizzanti il faggio, Carabus lefebvrei e Cychrus italicus, e la quercia, Carabus convexus e Carabus preslii. Le specie mostrano in buona parte una scelta di habitat ristretta a favore di ambienti rientranti nel bioma delle foreste caducifoglie. L'analisi dei dati a disposizione ha messo in evidenza come l'area umida sia più ricca rispetto a quella con meno umidità, la componente igrofile, infatti, si sovrappone a quella tipica del bosco con meno acqua. Molto abbondante risulta l'igrofila Nebria kratteri, endemismo degli Appennini. L'ontaneta ricca di sostanze organiche, ospita specie igrofile, alcune con areale discontinuo in Italia perché legate a climi freddi, quali Elaphrus uliginosus. Tale specie presente soprattutto al nord, rara ed isolata al sud, potrebbe essere considerata a rischio. Nelle serre vibonesi vengono descritte popolazioni isolate come Carabus granulatus calabrus, differente quindi dalle altre popolazioni meridionali, testimonianza evidente dell'isolamento quaternario. Parole Chiave: Fenologia, Carabidi, Bioma, Foresta ID#: 46
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/177806
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