Mitigazione dei processi di desertificazione in Calabria in aree ad elevata vulnerabilità

Un’adeguata conoscenza del processo di desertificazione è fondamentale per pianificare corrette politiche di intervento e di salvaguardia del territorio, da parte del governo di ogni Regione, e per avere risposte dai cittadini, attraverso azioni concrete ed una maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente e nell’uso sostenibile delle risorse. A scala globale la lotta alla desertificazione viene condotta nell’ambito del programma ambientale delle Nazioni Unite. Molti sono i governi, tra cui l’Italia, che partecipano a scala locale anche attraverso programmi e progetti nazionali. Il progetto pilota “Mitigazione dei processi di desertificazione in Calabria in aree ad elevata vulnerabilità”, nell’ambito del quale è stato realizzato questo primo breve documentario a testimonianza di una prima fase della sperimentazione, interviene in Calabria nella provincia di Crotone, una delle zone a rischio desertificazione del Bacino del Mediterraneo. La sperimentazione consiste nella conversione colturale di aree campione, scelte per tipologia di suolo, clima, morfologia e pratiche agricole e dislocata in tre siti, nella parte centrale del bacino dell’Esaro di Crotone e, a confronto, dei Fiumi Simeri e Tacina. Finanziato dal Comitato Nazionale per la lotta alla Siccità e Desertificazione del Ministero dell’Ambiente (MATTM), coordinato dall’ARPA Calabria e realizzato, in collaborazione, con il Laboratorio di Geografia del Dipartimento di Ecologia dell’Università della Calabria e il Servizio Agropedologico dell’ARSSA, si pone l’obiettivo di sperimentare un modello di buone pratiche agricole, replicabile in altre aree.