Il numero di persone senza dimora è aumentato negli ultimi anni in quasi tutti i Paesi europei. Il fenomeno dell’homelessness investe direttamente le politiche sociali, ma riceve un’attenzione del legislatore e del policy maker molto differenziata da un Paese europeo all’altro e, in Italia, da un contesto regionale ad un altro. Dove il welfare è debole, gli interventi delle istituzioni pubbliche verso questa forma di povertà estrema sono largamente insufficienti, né l’approccio ‘a gradini’ adottato dai servizi è adeguato all’inclusione e al reinserimento nella comunità di quanti vivono in strada. Le esperienze avviate per iniziativa soprattutto di realtà di terzo settore costituiscono oggi la risposta più importante alle necessità delle persone senza dimora. Le stesse producono sollecitazioni ed effetti anche nella riflessione sul lavoro sociale, sui cambiamenti nei ruoli, nelle funzioni, negli obiettivi operativi delle diverse figure professionali. Il paper presenta i risultati di uno studio di caso. L’esperienza di una cooperativa sociale che interviene sull’homelessness ha consentito di conoscere le dimensioni e le caratteristiche principali del fenomeno nell’area urbana di Cosenza-Rende, sottolineandone la complessità e sperimentando delle risposte innovative. L’adozione di un approccio relazionale, l’avvio di percorsi di accompagnamento ai servizi e la sperimentazione del modello Housing First (anche grazie all’inserimento nel Network nazionale Housing First Italia, coordinato dalla Fio.PSD) hanno confermato la necessità di personalizzare gli interventi e favorirne la co-progettazione con le persone beneficiarie, anche a partire dalla casa, quale elemento essenziale per la riacquisizione di una condizione di vita dignitosa.
Favorire l’integrazione delle persone senza dimora e produrre innovazione. Un caso di studio
LICURSI, Sabina;Marcello G.
2016-01-01
Abstract
Il numero di persone senza dimora è aumentato negli ultimi anni in quasi tutti i Paesi europei. Il fenomeno dell’homelessness investe direttamente le politiche sociali, ma riceve un’attenzione del legislatore e del policy maker molto differenziata da un Paese europeo all’altro e, in Italia, da un contesto regionale ad un altro. Dove il welfare è debole, gli interventi delle istituzioni pubbliche verso questa forma di povertà estrema sono largamente insufficienti, né l’approccio ‘a gradini’ adottato dai servizi è adeguato all’inclusione e al reinserimento nella comunità di quanti vivono in strada. Le esperienze avviate per iniziativa soprattutto di realtà di terzo settore costituiscono oggi la risposta più importante alle necessità delle persone senza dimora. Le stesse producono sollecitazioni ed effetti anche nella riflessione sul lavoro sociale, sui cambiamenti nei ruoli, nelle funzioni, negli obiettivi operativi delle diverse figure professionali. Il paper presenta i risultati di uno studio di caso. L’esperienza di una cooperativa sociale che interviene sull’homelessness ha consentito di conoscere le dimensioni e le caratteristiche principali del fenomeno nell’area urbana di Cosenza-Rende, sottolineandone la complessità e sperimentando delle risposte innovative. L’adozione di un approccio relazionale, l’avvio di percorsi di accompagnamento ai servizi e la sperimentazione del modello Housing First (anche grazie all’inserimento nel Network nazionale Housing First Italia, coordinato dalla Fio.PSD) hanno confermato la necessità di personalizzare gli interventi e favorirne la co-progettazione con le persone beneficiarie, anche a partire dalla casa, quale elemento essenziale per la riacquisizione di una condizione di vita dignitosa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.