La diffusione del paradigma di elaborazione distribuita, in cui le informazioni sono raccolte, elaborate, archiviate e scambiate mediante tecnologie informatiche e della comunicazione, ovvero attraverso le reti telematiche, di cui Internet è il caso più emblematico, ha rivolto l’attenzione degli addetti ai lavori verso la sicurezza dei sistemi informatici. Garantire la sicurezza in un sistema informatico significa proteggere l’infrastruttura tecnologica da eventi che possano impedire, danneggiare, limitare un uso efficiente del sistema informativo aziendale. Parallelamente all’incremento di produttività e d’efficienza determinatosi dal nuovo paradigma tecnologico e dalla sicurezza dei sistemi informativi aziendali, sono correlati i cd. crimini informatici o computer crimes. I primi anni ’90, hanno visto l’aggiornamento del Codice Penale in chiave tecnologica, al fine di fronteggiare con mezzi più efficienti i crimini informatici che hanno consentito di documentare, sin dalla prima ora, che i c.d criminali informatici, sono gli stessi criminali tradizionali che attraverso i nuovi “strumenti” derivanti dalla “rivoluzione” informatica (internet, sistemi informatici e telematici) hanno trovato nuovi spazi di azione. La prima parte dell’articolo è a cura di Orlando De Pietro che ha analizzato gli aspetti strettamente informatici; mentre la seconda parte, in cui viene trattato l’aspetto penalistico dei crimini informatici, è a cura di Ubaldo Comite.
Documento informatico, firma digitale e computer crimes
DE PIETRO, Orlando
;
2002-01-01
Abstract
La diffusione del paradigma di elaborazione distribuita, in cui le informazioni sono raccolte, elaborate, archiviate e scambiate mediante tecnologie informatiche e della comunicazione, ovvero attraverso le reti telematiche, di cui Internet è il caso più emblematico, ha rivolto l’attenzione degli addetti ai lavori verso la sicurezza dei sistemi informatici. Garantire la sicurezza in un sistema informatico significa proteggere l’infrastruttura tecnologica da eventi che possano impedire, danneggiare, limitare un uso efficiente del sistema informativo aziendale. Parallelamente all’incremento di produttività e d’efficienza determinatosi dal nuovo paradigma tecnologico e dalla sicurezza dei sistemi informativi aziendali, sono correlati i cd. crimini informatici o computer crimes. I primi anni ’90, hanno visto l’aggiornamento del Codice Penale in chiave tecnologica, al fine di fronteggiare con mezzi più efficienti i crimini informatici che hanno consentito di documentare, sin dalla prima ora, che i c.d criminali informatici, sono gli stessi criminali tradizionali che attraverso i nuovi “strumenti” derivanti dalla “rivoluzione” informatica (internet, sistemi informatici e telematici) hanno trovato nuovi spazi di azione. La prima parte dell’articolo è a cura di Orlando De Pietro che ha analizzato gli aspetti strettamente informatici; mentre la seconda parte, in cui viene trattato l’aspetto penalistico dei crimini informatici, è a cura di Ubaldo Comite.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.