Il terzo settore ha vissuto un profondo processo di cambiamento per effetto del vertiginoso incremento del numero di organizzazioni no profit operanti sul mercato verificatosi negli ultimi decenni. Ciò è stato determinato prevalentemente dalla crisi del sistema welfare-state, per effetto della quale le imprese no profit hanno costituito per lo stato una valida alternativa a cui delegare numerosi servizi offerti ai cittadini. Questa situazione ha reso necessario, da parte delle aziende del terzo settore, spesso strutturate e gestite in modo elementare, l’utilizzo di strutture organizzative e di strumenti di gestione aziendale tipici delle aziende for profit.Il management del settore no profit ha quindi dovuto affrontare in modo sistematico la programmazione della propria attività, sia sotto il profilo della gestione di medio-lungo periodo, mediante l’adozione di strumenti di pianificazione strategica, sia sotto quello della gestione operativa, mediante l’adozione del sistema di budgeting e di sistemi di controllo sui risultati ottenuti; ciò con il fine di verificare il raggiungimento degli obbiettivi prefissati sia in termini qualitativi sia quantitativi ed intraprendere, se necessario, le eventuali azioni correttive per avere sempre il controllo dell’andamento della gestione.Lo studio eseguito, in sostanza, intende fornire un quadro generale delle problematiche gestionali delle aziende che operano nel terzo settore, dando rilievo all’applicazione ed all’utilizzo da parte delle realtà operanti nel settore in esame, degli strumenti gestionali di programmazione e di controllo, generalmente utilizzati dalle aziende for profit.
LE AZIENDE NON PROFIT UN'ESAME DEGLI STRUMENTI DI CONTROLLO DI GESTIONE
BRONZETTI, Giovanni
2007-01-01
Abstract
Il terzo settore ha vissuto un profondo processo di cambiamento per effetto del vertiginoso incremento del numero di organizzazioni no profit operanti sul mercato verificatosi negli ultimi decenni. Ciò è stato determinato prevalentemente dalla crisi del sistema welfare-state, per effetto della quale le imprese no profit hanno costituito per lo stato una valida alternativa a cui delegare numerosi servizi offerti ai cittadini. Questa situazione ha reso necessario, da parte delle aziende del terzo settore, spesso strutturate e gestite in modo elementare, l’utilizzo di strutture organizzative e di strumenti di gestione aziendale tipici delle aziende for profit.Il management del settore no profit ha quindi dovuto affrontare in modo sistematico la programmazione della propria attività, sia sotto il profilo della gestione di medio-lungo periodo, mediante l’adozione di strumenti di pianificazione strategica, sia sotto quello della gestione operativa, mediante l’adozione del sistema di budgeting e di sistemi di controllo sui risultati ottenuti; ciò con il fine di verificare il raggiungimento degli obbiettivi prefissati sia in termini qualitativi sia quantitativi ed intraprendere, se necessario, le eventuali azioni correttive per avere sempre il controllo dell’andamento della gestione.Lo studio eseguito, in sostanza, intende fornire un quadro generale delle problematiche gestionali delle aziende che operano nel terzo settore, dando rilievo all’applicazione ed all’utilizzo da parte delle realtà operanti nel settore in esame, degli strumenti gestionali di programmazione e di controllo, generalmente utilizzati dalle aziende for profit.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.