L’autismo é un disturbo funzionale del sistema nervoso centrale, che si manifesta precocemente, prima del terzo anno di età, compromettendo gravemente lo sviluppo generale del bambino a causa di una persistente alterazione nell’acquisizione delle abilità relazionali, comunicativo-linguistiche e comportamentali. Le difficoltà di imitazione, di categorizzazione e di generalizzazione delle persone affette d'autismo richiedono un tipo di educazione mirata, capace di favorire lo sviluppo di competenze necessarie per l'adattamento ai diversi contesti di vita.Il nucleo dell’intervento educativo deve necessariamente partire dalla conoscenza generale dell’autismo per arrivare alla comprensione dell'autismo di "quel bambino" per il quale formulare ipotesi educative attendibili.Il fine educativo non deve essere un addestramento all’apprendimento del maggior numero di informazioni possibili, ma deve favorire la consapevolezza di quanto acquisito, per consentire a queste persone di riapplicare le nuove conoscenze nei diversi contesti di vita quotidiana.Dopo una breve rassegna degli studi e delle riflessioni che hanno contribuito alla definizione attuale del concetto di autismo, vengono presentati strumenti di valutazione e proposte educative che possono risultare utili sia in ambito scolastico che extrascolastico.D'autismo non si guarisce ma la qualità di vita di questi bambini, e dei futuri adulti, è strettamente legata alla validità della proposta educativa collocata all'interno di un progetto di vita che coinvolga l’ istituzione scolastica, la famiglia e il sistema sanitario.
Autismo. Modelli teorici, principi pedagogici e applicazioni educative
VALENTI, Antonella
2008-01-01
Abstract
L’autismo é un disturbo funzionale del sistema nervoso centrale, che si manifesta precocemente, prima del terzo anno di età, compromettendo gravemente lo sviluppo generale del bambino a causa di una persistente alterazione nell’acquisizione delle abilità relazionali, comunicativo-linguistiche e comportamentali. Le difficoltà di imitazione, di categorizzazione e di generalizzazione delle persone affette d'autismo richiedono un tipo di educazione mirata, capace di favorire lo sviluppo di competenze necessarie per l'adattamento ai diversi contesti di vita.Il nucleo dell’intervento educativo deve necessariamente partire dalla conoscenza generale dell’autismo per arrivare alla comprensione dell'autismo di "quel bambino" per il quale formulare ipotesi educative attendibili.Il fine educativo non deve essere un addestramento all’apprendimento del maggior numero di informazioni possibili, ma deve favorire la consapevolezza di quanto acquisito, per consentire a queste persone di riapplicare le nuove conoscenze nei diversi contesti di vita quotidiana.Dopo una breve rassegna degli studi e delle riflessioni che hanno contribuito alla definizione attuale del concetto di autismo, vengono presentati strumenti di valutazione e proposte educative che possono risultare utili sia in ambito scolastico che extrascolastico.D'autismo non si guarisce ma la qualità di vita di questi bambini, e dei futuri adulti, è strettamente legata alla validità della proposta educativa collocata all'interno di un progetto di vita che coinvolga l’ istituzione scolastica, la famiglia e il sistema sanitario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.