The treatment of the myth of Orpheus in the Metamorphoses is most characteristic of Ovid’s epic manner. The poet constructs a likely story which puts the two main elements of the myth together (the catabasis and Orpheus’ death). He strives to surpass Vergil (who wrote about Aristeus and Orpheus in the fourth book of the Georgics), and he imitates Callimachus’ way of reporting the mythological tales.During the past decades, the research on Ovid has been active and fruitful. Italian and foreign scholars have emphasized the continuity of style from the elegiac poems to the Metamorphoses. The present book, however, focuses on the originality of Ovid’s writing in the Metamorphoses and attempts to show that this mature epic poem displays new narrative mechanisms. The method of investigation consists of linguistic and rhetorical analysis, close comparison with Vergil (not only with the Georgics, but also with the Eneid) and cross examination of previous ancient literature, including Greek Hellenistic sources. Latin epic vocabulary takes on new significance in the narrative flow of the poem. The philosophical and religious meaning of the theme of metamorphosis is reworked with a view to telling a cosmic story from chaos to Augustan Rome. Ovid’s apparent facility in writing is best explained by the interaction between a repertory of traditional literary themes (furor amoris, potentia formae, vulnus immedicabile) and the exciting treatment of each single fabula. Orpheus’ song evokes a long string of mythological characters who experiment the prodigious process of metamorphosis and yet remain deeply human because they are a prey to erotic pathos, such as (in addition to Orpheus himself) Cyparissus, Hyacinthus, Pygmalion, Myrrha, Adonis, Atalanta, Hippomenes, the Cerastae and the Propoetides.By creating a new narrative form, Ovid wrote an important chapter in the history of Latin poetry. The epic diction he invented was destined to nourish the poetic and artistic imagery of European culture.

Il mito di Orfeo nelle Metamorfosi propone i tratti più significativi della ‘maniera’ epica ovidiana: la dimensione narrativa che ordina in un racconto verisimile i due nuclei principali del mito (la catabasi e la morte di Orfeo), il superamento del modello virgiliano (Aristeo e Orfeo nel IV libro delle Georgiche), l’attitudine callimachea nel resoconto delle fabulae mitologiche.La ricerca su Ovidio, particolarmente attiva e feconda negli ultimi decenni sia in Italia sia in ambito internazionale, ha posto l’accento sui fattori di continuità dello stile elegiaco ovidiano nel poema della maturità: questo libro focalizza l’attenzione sui meccanismi della narrazione nelle Metamorfosi come fattori originalmente costitutivi della produzione esametrica ovidiana. La metodologia d’indagine del testo di Ovidio fa leva sull’analisi linguistica e retorica, sul confronto con Virgilio (l’Eneide e non solo le Georgiche), sull’esame dei precedenti letterari e mitografici -soprattutto ellenistici- delle fabulae.Il lessico epico delle Metamorfosi assume una nuova valenza nel flusso narrativo del poema dei miti. I contenuti filosofici e religiosi del tema della metamorfosi vengono rielaborati nella prospettiva letteraria di un epos capace di raccontare il cosmo dal caos fino alla Roma di Augusto. L’apparente facilitas espositiva di Ovidio epico trae origine dall’interazione fra una rete tematica di consolidato uso letterario (i topoi del furor amoris, della potentia formae, del vulnus inmedicabile) e l’avvincente trattamento narrativo di ogni fabula. Il canto orfico evoca una varietà di figure protagoniste dell’avventura della trasformazione e al tempo stesso profondamente umane perché investite dal pathos amoroso: oltre che Orfeo Ciparisso, Giacinto, Pigmalione, Mirra, Adone, Atalanta e Ippomene, i Cerasti e le Propetidi.La novità compositiva delle Metamorfosi segna una tappa cruciale nella storia della poesia latina. Ovidio crea una dizione epica che si rivelerà capace di nutrire l’immaginario letterario e figurativo della cultura europea.

Orfeo in Ovidio La creazione di un nuovo epos

ROMEO, Alessandra
2012-01-01

Abstract

The treatment of the myth of Orpheus in the Metamorphoses is most characteristic of Ovid’s epic manner. The poet constructs a likely story which puts the two main elements of the myth together (the catabasis and Orpheus’ death). He strives to surpass Vergil (who wrote about Aristeus and Orpheus in the fourth book of the Georgics), and he imitates Callimachus’ way of reporting the mythological tales.During the past decades, the research on Ovid has been active and fruitful. Italian and foreign scholars have emphasized the continuity of style from the elegiac poems to the Metamorphoses. The present book, however, focuses on the originality of Ovid’s writing in the Metamorphoses and attempts to show that this mature epic poem displays new narrative mechanisms. The method of investigation consists of linguistic and rhetorical analysis, close comparison with Vergil (not only with the Georgics, but also with the Eneid) and cross examination of previous ancient literature, including Greek Hellenistic sources. Latin epic vocabulary takes on new significance in the narrative flow of the poem. The philosophical and religious meaning of the theme of metamorphosis is reworked with a view to telling a cosmic story from chaos to Augustan Rome. Ovid’s apparent facility in writing is best explained by the interaction between a repertory of traditional literary themes (furor amoris, potentia formae, vulnus immedicabile) and the exciting treatment of each single fabula. Orpheus’ song evokes a long string of mythological characters who experiment the prodigious process of metamorphosis and yet remain deeply human because they are a prey to erotic pathos, such as (in addition to Orpheus himself) Cyparissus, Hyacinthus, Pygmalion, Myrrha, Adonis, Atalanta, Hippomenes, the Cerastae and the Propoetides.By creating a new narrative form, Ovid wrote an important chapter in the history of Latin poetry. The epic diction he invented was destined to nourish the poetic and artistic imagery of European culture.
2012
978-88-498-3426-0
Il mito di Orfeo nelle Metamorfosi propone i tratti più significativi della ‘maniera’ epica ovidiana: la dimensione narrativa che ordina in un racconto verisimile i due nuclei principali del mito (la catabasi e la morte di Orfeo), il superamento del modello virgiliano (Aristeo e Orfeo nel IV libro delle Georgiche), l’attitudine callimachea nel resoconto delle fabulae mitologiche.La ricerca su Ovidio, particolarmente attiva e feconda negli ultimi decenni sia in Italia sia in ambito internazionale, ha posto l’accento sui fattori di continuità dello stile elegiaco ovidiano nel poema della maturità: questo libro focalizza l’attenzione sui meccanismi della narrazione nelle Metamorfosi come fattori originalmente costitutivi della produzione esametrica ovidiana. La metodologia d’indagine del testo di Ovidio fa leva sull’analisi linguistica e retorica, sul confronto con Virgilio (l’Eneide e non solo le Georgiche), sull’esame dei precedenti letterari e mitografici -soprattutto ellenistici- delle fabulae.Il lessico epico delle Metamorfosi assume una nuova valenza nel flusso narrativo del poema dei miti. I contenuti filosofici e religiosi del tema della metamorfosi vengono rielaborati nella prospettiva letteraria di un epos capace di raccontare il cosmo dal caos fino alla Roma di Augusto. L’apparente facilitas espositiva di Ovidio epico trae origine dall’interazione fra una rete tematica di consolidato uso letterario (i topoi del furor amoris, della potentia formae, del vulnus inmedicabile) e l’avvincente trattamento narrativo di ogni fabula. Il canto orfico evoca una varietà di figure protagoniste dell’avventura della trasformazione e al tempo stesso profondamente umane perché investite dal pathos amoroso: oltre che Orfeo Ciparisso, Giacinto, Pigmalione, Mirra, Adone, Atalanta e Ippomene, i Cerasti e le Propetidi.La novità compositiva delle Metamorfosi segna una tappa cruciale nella storia della poesia latina. Ovidio crea una dizione epica che si rivelerà capace di nutrire l’immaginario letterario e figurativo della cultura europea.
Ovidio; Orfeo; epos; Ovid ; Orpheus; epic poetry
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/181473
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