Nella provincia di Bari alla fine del 2005 risultavano residenti, secondo fonte Istat, 1.594mila abitanti, di cui 781mila circa di sesso maschile e circa 813mila di sesso femminile. La distribuzione per età della popolazione della provincia barese mette in risalto tutti i trascorsi della evoluzione demografica subita, ed è chiaro che, alla stessa stregua della popolazione italiana nel complesso e di quella meridionale in particolare, si evidenziano i processi che ne hanno tracciato la storia demografica recente. A partire dalla seconda metà del secolo scorso (in effetti il secondo conflitto mondiale rappresenta una sorta di soglia di demarcazione fra il vecchio e il nuovo), la popolazione della provincia barese è stata caratterizzata dall’intensificarsi di quel processo di transizione demografica che aveva già fatto la sua comparsa nella prima metà del secolo, tracciando un inesorabile declino tanto dei quozienti di natalità quanto di quelli di mortalità e cominciando ad accusare il processo di innalzamento dell’età media e della speranza di vita alla nascita. Questi fenomeni, per nulla dissimili da quelli subiti dall’intera popolazione italiana, seppur con qualche sfasamento temporale, hanno in realtà decretato il transito da una popolazione definibile “storica”, afflitta ancora da una scarsa capacità di rimanere in vita, ad una popolazione cosi detta “moderna” con prospettive di vita elevate e di solito associate ad un “livello” di sviluppo socio-economico rilevante. Il processo di trasformazione, anche in questo caso in linea con tutti gli ambiti territoriali già citati, ha dato origine ad una popolazione della provincia di Bari che rispecchia tutte le caratteristiche di una popolazione da tipica fase post-transizionale, con un notevole livello di vita media alla nascita (e0) che si attesta, secondo le ultime tavole di mortalità provinciali prodotte dall’Istat, facenti riferimento al 2002, su circa 78 anni per i maschi e quasi 83 per le femmine (quasi il doppio di inizio ‘900), un’elevata incidenza di anziani (in età 65 ed oltre), che sfiorano quasi il 16% dell’intera popolazione (quasi il 18% per il solo sesso femminile), ed una decisamente scarsa propensione alla riproduttività, con un indice sintetico di fecondità che si attestava (nel 2003) a 1,35 figli per donna, esattamente in linea con il dato medio regionale e con quello dell’Italia meridionale, e poco al di sopra di quell’1,29 (figli in media per donna) della media nazionale.

Implicazioni demografiche sull’evoluzione del mercato del lavoro in provincia di Bari

IAQUINTA, Pietro
2007-01-01

Abstract

Nella provincia di Bari alla fine del 2005 risultavano residenti, secondo fonte Istat, 1.594mila abitanti, di cui 781mila circa di sesso maschile e circa 813mila di sesso femminile. La distribuzione per età della popolazione della provincia barese mette in risalto tutti i trascorsi della evoluzione demografica subita, ed è chiaro che, alla stessa stregua della popolazione italiana nel complesso e di quella meridionale in particolare, si evidenziano i processi che ne hanno tracciato la storia demografica recente. A partire dalla seconda metà del secolo scorso (in effetti il secondo conflitto mondiale rappresenta una sorta di soglia di demarcazione fra il vecchio e il nuovo), la popolazione della provincia barese è stata caratterizzata dall’intensificarsi di quel processo di transizione demografica che aveva già fatto la sua comparsa nella prima metà del secolo, tracciando un inesorabile declino tanto dei quozienti di natalità quanto di quelli di mortalità e cominciando ad accusare il processo di innalzamento dell’età media e della speranza di vita alla nascita. Questi fenomeni, per nulla dissimili da quelli subiti dall’intera popolazione italiana, seppur con qualche sfasamento temporale, hanno in realtà decretato il transito da una popolazione definibile “storica”, afflitta ancora da una scarsa capacità di rimanere in vita, ad una popolazione cosi detta “moderna” con prospettive di vita elevate e di solito associate ad un “livello” di sviluppo socio-economico rilevante. Il processo di trasformazione, anche in questo caso in linea con tutti gli ambiti territoriali già citati, ha dato origine ad una popolazione della provincia di Bari che rispecchia tutte le caratteristiche di una popolazione da tipica fase post-transizionale, con un notevole livello di vita media alla nascita (e0) che si attesta, secondo le ultime tavole di mortalità provinciali prodotte dall’Istat, facenti riferimento al 2002, su circa 78 anni per i maschi e quasi 83 per le femmine (quasi il doppio di inizio ‘900), un’elevata incidenza di anziani (in età 65 ed oltre), che sfiorano quasi il 16% dell’intera popolazione (quasi il 18% per il solo sesso femminile), ed una decisamente scarsa propensione alla riproduttività, con un indice sintetico di fecondità che si attestava (nel 2003) a 1,35 figli per donna, esattamente in linea con il dato medio regionale e con quello dell’Italia meridionale, e poco al di sopra di quell’1,29 (figli in media per donna) della media nazionale.
2007
978-88-8422-661-7
crescita demografica; sviluppo economico; interrelazioni demo-economiche; fecondità; natalità; reddito
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/181561
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