L’obiettivo di questo saggio è discutere una della modalità con le quali la filosofa americana Judith Butler svolge la sua critica alla formazione (e decostruzione) delle categorie e il rifiuto, conseguente, della ricerca di fondamenti. Tale critica investe una serie di nuclei concettuali propri della tradizione filosofica inerenti la struttura del soggetto, il ruolo dell’etica, la funzione mediatrice e normativa del linguaggio, il rapporto tra teoria e trasformazione politica. Uno snodo idoneo per osservare questi passaggio è rappresentato dalla produzione più recente di Butler, nella quale l’attenzione sembra spostarsi dal piano concettuale a quello dell’etica e della politica. In particolare la riflessione sulla natura/condizione umana e l’assunzione della nozione di vulnerabilità, aprono una pagina nuova nella riflessione butleriana. Abbiamo così un punto di partenza per prendere in considerazione la questione della vita morale, che presuppone tale vulnerabilità.
Etica della universalità ed etica della vulnerabilità
CRISPINI, Ines
2008-01-01
Abstract
L’obiettivo di questo saggio è discutere una della modalità con le quali la filosofa americana Judith Butler svolge la sua critica alla formazione (e decostruzione) delle categorie e il rifiuto, conseguente, della ricerca di fondamenti. Tale critica investe una serie di nuclei concettuali propri della tradizione filosofica inerenti la struttura del soggetto, il ruolo dell’etica, la funzione mediatrice e normativa del linguaggio, il rapporto tra teoria e trasformazione politica. Uno snodo idoneo per osservare questi passaggio è rappresentato dalla produzione più recente di Butler, nella quale l’attenzione sembra spostarsi dal piano concettuale a quello dell’etica e della politica. In particolare la riflessione sulla natura/condizione umana e l’assunzione della nozione di vulnerabilità, aprono una pagina nuova nella riflessione butleriana. Abbiamo così un punto di partenza per prendere in considerazione la questione della vita morale, che presuppone tale vulnerabilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.