L’infinità del tempo e dello spazio delle reti informatiche fa sperimentare al soggetto in formazione di oggi nuove forme di comunicazione, di socializzazione e, con una certa cautela, di emozioni. Questa sorta di velocità emozionale che vive chi viaggia sulle autostrade informatiche cambia i parametri cognitivi di riferimento dell’individuo, sia nei termini soggettivi di identità e di rapporto con l’altro, sia nei termini oggettivi di spazio, tempo e memoriaMedia e nuove tecnologie pongono al mondo dell’educativo interrogativi nuovi; dove risiede, nel mondo virtuale del cyberspazio, il senso ultimo della comunicazione con l’Altro? Questa esplosione di “visioni del mondo”, senza per forza avere un atteggiamento nichilista, può condurre realmente la persona verso la “comunità illimitata della comunicazione”. Un’antropologia pedagogica che possa definirsi empatica, affonda le radici nell’ “amore pedagogico” di un educatore autentico, che sa offrirsi, donarsi e raccontarsi, senza voler trattenere nulla per sé. L’Altro, dunque, per assurgere a ruolo di Tu nella sfera dell’esistente, deve essere arricchito e gravato di tutte le possibili qualifiche ed esperienze del reale; si può avvertire l’Altro come ostacolo, viverlo come lotta articolata per la sopravvivenza dell’integrità dell’Io. L’incontro-relazione tra due alterità, non potendo essere inteso come momento neutrale, può definirsi come incontro-relazione critico e progettuale solo se spinto dalla dinamica di due volontà che hanno compiuto la scelta di incontrarsi nella profonda comprensione del valore della reciproca libertà interiore.

“Comunicazione e formazione nell’era della complessità. La relazione come dimensione dell’esistere”,

PERFETTI, Simona
2008-01-01

Abstract

L’infinità del tempo e dello spazio delle reti informatiche fa sperimentare al soggetto in formazione di oggi nuove forme di comunicazione, di socializzazione e, con una certa cautela, di emozioni. Questa sorta di velocità emozionale che vive chi viaggia sulle autostrade informatiche cambia i parametri cognitivi di riferimento dell’individuo, sia nei termini soggettivi di identità e di rapporto con l’altro, sia nei termini oggettivi di spazio, tempo e memoriaMedia e nuove tecnologie pongono al mondo dell’educativo interrogativi nuovi; dove risiede, nel mondo virtuale del cyberspazio, il senso ultimo della comunicazione con l’Altro? Questa esplosione di “visioni del mondo”, senza per forza avere un atteggiamento nichilista, può condurre realmente la persona verso la “comunità illimitata della comunicazione”. Un’antropologia pedagogica che possa definirsi empatica, affonda le radici nell’ “amore pedagogico” di un educatore autentico, che sa offrirsi, donarsi e raccontarsi, senza voler trattenere nulla per sé. L’Altro, dunque, per assurgere a ruolo di Tu nella sfera dell’esistente, deve essere arricchito e gravato di tutte le possibili qualifiche ed esperienze del reale; si può avvertire l’Altro come ostacolo, viverlo come lotta articolata per la sopravvivenza dell’integrità dell’Io. L’incontro-relazione tra due alterità, non potendo essere inteso come momento neutrale, può definirsi come incontro-relazione critico e progettuale solo se spinto dalla dinamica di due volontà che hanno compiuto la scelta di incontrarsi nella profonda comprensione del valore della reciproca libertà interiore.
2008
978-88-95785-08-0
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