il saggio tratta dei presupposti e dello sviluppo delle relazioni internazionali della regione autonoma Valle d'Aosta, esaminati alla luce sia delle ambizioni politiche espresse dalla comunità regionale, sia nei loro termini più propriamente giuridici. La disamina prende le mosse dal posizionamento geopolitico della Valle, storicamente aperta ai rapporti internazionali per la sua stessa collocazione, e dalla sua duplice natura di religione di frontiera e al tempo stesso intrinsecamente trasfrontaliera. Sono ricostruite puntualmente Le relazioni avviate e mantenute nel tempo dalla Regione fin dalla sua costituzione all'indomani della seconda guerra mondiale, nonché dagli enti locali operanti essi stessi in una logica di collaborazione e apertura verso omologhe realtà straniere. L'esercizio dei poteri esteri da parte della regione è stato a lungo contra dato dalle autorità nazionali e ha provocato significative pronunce dalla stessa Corte costituzionale. Il conflitto si è progressivamente stemperato, soprattutto in virtù dell'accelerazione del processo di integrazione comunitaria. I principali i filoni di relazione intrattenuti dalla Regione hanno interessato l'ambito della francofonia, attraverso una fitta rete di rapporti paesi e regioni omologhi dal punto di vista linguistico, e il settore della cooperazione trasfrontaliera con le vicine regioni della Savoia e del Vallese. Il contributo affronta infine le questioni legate alla presenza è l'attività degli organi regionali o di rappresentanze della comunità valdostana rispetto agli organi dell'Unione europea, oltre alle problematiche dell'attuazione e dell'applicazione da parte della regione dei principi espressi nella normativa comunitaria. Il saggio si conclude con alcune considerazioni sulle prospettive della cripto-politica estera regionale e sulla dinamica di costruzione di nuovi assetti euro regionali.
Les relations internationales de la Vallee d’Aoste dans le droit et dans la politique
LOUVIN, Roberto
2009-01-01
Abstract
il saggio tratta dei presupposti e dello sviluppo delle relazioni internazionali della regione autonoma Valle d'Aosta, esaminati alla luce sia delle ambizioni politiche espresse dalla comunità regionale, sia nei loro termini più propriamente giuridici. La disamina prende le mosse dal posizionamento geopolitico della Valle, storicamente aperta ai rapporti internazionali per la sua stessa collocazione, e dalla sua duplice natura di religione di frontiera e al tempo stesso intrinsecamente trasfrontaliera. Sono ricostruite puntualmente Le relazioni avviate e mantenute nel tempo dalla Regione fin dalla sua costituzione all'indomani della seconda guerra mondiale, nonché dagli enti locali operanti essi stessi in una logica di collaborazione e apertura verso omologhe realtà straniere. L'esercizio dei poteri esteri da parte della regione è stato a lungo contra dato dalle autorità nazionali e ha provocato significative pronunce dalla stessa Corte costituzionale. Il conflitto si è progressivamente stemperato, soprattutto in virtù dell'accelerazione del processo di integrazione comunitaria. I principali i filoni di relazione intrattenuti dalla Regione hanno interessato l'ambito della francofonia, attraverso una fitta rete di rapporti paesi e regioni omologhi dal punto di vista linguistico, e il settore della cooperazione trasfrontaliera con le vicine regioni della Savoia e del Vallese. Il contributo affronta infine le questioni legate alla presenza è l'attività degli organi regionali o di rappresentanze della comunità valdostana rispetto agli organi dell'Unione europea, oltre alle problematiche dell'attuazione e dell'applicazione da parte della regione dei principi espressi nella normativa comunitaria. Il saggio si conclude con alcune considerazioni sulle prospettive della cripto-politica estera regionale e sulla dinamica di costruzione di nuovi assetti euro regionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.