Gli ultimi anni della vita di Simone Weil (1909-1943), furono segnati dal desiderio di approfondire ciò che ella considerava le proprie civiltà ispiratrici: la Grecia antica, l'Oriente ed il mondo arabo, l'Occitania. L'influenza della cultura occitanica, in particolare, doveva avere conseguenze profonde sulle riflessioni politiche che ella maturò a Londra in piena guerra, durante la stesura de L'Enracinement. Tale influenza, oggetto di polemica fin dall'immediato dopoguerra, spesso negata, altre volte sopravvalutata, viene qui ridiscussa criticamente, attraverso l'analisi di scritti editi, di lettere e di appunti inediti.

La città perduta. Simone Weil e l'universo di Linguadoca (II edizione aggiornata)

VELTRI, FRANCESCA
2006-01-01

Abstract

Gli ultimi anni della vita di Simone Weil (1909-1943), furono segnati dal desiderio di approfondire ciò che ella considerava le proprie civiltà ispiratrici: la Grecia antica, l'Oriente ed il mondo arabo, l'Occitania. L'influenza della cultura occitanica, in particolare, doveva avere conseguenze profonde sulle riflessioni politiche che ella maturò a Londra in piena guerra, durante la stesura de L'Enracinement. Tale influenza, oggetto di polemica fin dall'immediato dopoguerra, spesso negata, altre volte sopravvalutata, viene qui ridiscussa criticamente, attraverso l'analisi di scritti editi, di lettere e di appunti inediti.
2006
88-498-1620-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/182433
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