Legata nell’immaginario collettivo all’avanzata dei deserti, effetto di quella che viene definita desertizzazione, la desertificazione è ben presto messa in relazione a sistemi sempre più ampi e complessi del solo paesaggio desertico e si mostra regressiva delle potenzialità del territorio, non solo nelle sue componenti ambientali, ma anche economiche e sociali. La Conferenza delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione (UNCCD), in questo contesto, può considerarsi una presa di coscienza di come, trasversale a sviluppo sostenibile, biodiversità e cambiamenti climatici, la desertificazione non può avere un ruolo marginale, ma necessita di un più ampio respiro. Definita “degrado delle terre aride, semiaride sub-umide e secche dovuto a cause naturali ed antropiche”, comporta costi e benefici variabili nei sistemi naturale e socio-economico, con cause ed effetti che transitano continuamente tra scala locale e globale, determinando la dimensione del processo nel tempo e nello spazio. La molteplicità delle variabili e degli ulteriori processi interessati crea complicanze nell’interpretazione del fenomeno, che manifesta i suoi effetti non sempre nelle aree in cui si innescano le cause, "esternalizzando“ i costi della desertificazione. Tali effetti sono più gravi nei sistemi fragili, anche per la limitata capacità di recupero e di investimento degli stessi, localizzati particolarmente nei Paesi in via di sviluppo o sottosviluppati dove, in condizioni di stress ambientale, non vengono ridotti gli impatti, bensì aumenta la pressione sul territorio, attivando un processo che culmina nella catastrofe anziché, attraverso una morfogenesi, al recupero della morfostasi.
La Desertificazione: mitigazione di un processo. Un caso di studio, la Valle dell’Esaro di Crotone (Calabria Ionica)
RONCONI, Maria Luisa
2011-01-01
Abstract
Legata nell’immaginario collettivo all’avanzata dei deserti, effetto di quella che viene definita desertizzazione, la desertificazione è ben presto messa in relazione a sistemi sempre più ampi e complessi del solo paesaggio desertico e si mostra regressiva delle potenzialità del territorio, non solo nelle sue componenti ambientali, ma anche economiche e sociali. La Conferenza delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione (UNCCD), in questo contesto, può considerarsi una presa di coscienza di come, trasversale a sviluppo sostenibile, biodiversità e cambiamenti climatici, la desertificazione non può avere un ruolo marginale, ma necessita di un più ampio respiro. Definita “degrado delle terre aride, semiaride sub-umide e secche dovuto a cause naturali ed antropiche”, comporta costi e benefici variabili nei sistemi naturale e socio-economico, con cause ed effetti che transitano continuamente tra scala locale e globale, determinando la dimensione del processo nel tempo e nello spazio. La molteplicità delle variabili e degli ulteriori processi interessati crea complicanze nell’interpretazione del fenomeno, che manifesta i suoi effetti non sempre nelle aree in cui si innescano le cause, "esternalizzando“ i costi della desertificazione. Tali effetti sono più gravi nei sistemi fragili, anche per la limitata capacità di recupero e di investimento degli stessi, localizzati particolarmente nei Paesi in via di sviluppo o sottosviluppati dove, in condizioni di stress ambientale, non vengono ridotti gli impatti, bensì aumenta la pressione sul territorio, attivando un processo che culmina nella catastrofe anziché, attraverso una morfogenesi, al recupero della morfostasi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.