Il testo indaga il complesso rapporto tra il sociologo, e in generale gli scienziati sociali, e la letteratura come momento conoscitivo della realtà sociale. La prima parte del volume è dedicata a scandagliare il concetto di finzione: elemento costitutivo di ogni espressione letteraria, diventa un utile strumento di disarticolazione dei nessi sociali dati per scontati e, insieme, un invito a trovarne di nuovi, offrendo per ciò stesso un fondamentale contributo allo studio della società. Caso di indagine, tratto da un’esperienza personale, è il rapporto che il lettore/sociologo può intrattenere con lo stravagante e geniale scrittore francese George Perec che, con il suo La vita istruzioni per l’uso, ha offerto pagine di ordinata caoticità particolarmente stimolanti per indagare la modernità con tutta la sua ossessione catalogatoria. Il libro va al fondo della questione della valenza conoscitiva del testo letterario per le scienze sociali, facendo emergere la dimensione relazionale del processo di lettura che diventa null’altro che la prosecuzione di un discorso cominciato chissà dove e chissà come, e destinato a mai concludersi.
Il cassetto dei sogni scomodi. Ovvero, quel che della letteratura importa ai sociologi
PARINI, Ercole Giap
2017-01-01
Abstract
Il testo indaga il complesso rapporto tra il sociologo, e in generale gli scienziati sociali, e la letteratura come momento conoscitivo della realtà sociale. La prima parte del volume è dedicata a scandagliare il concetto di finzione: elemento costitutivo di ogni espressione letteraria, diventa un utile strumento di disarticolazione dei nessi sociali dati per scontati e, insieme, un invito a trovarne di nuovi, offrendo per ciò stesso un fondamentale contributo allo studio della società. Caso di indagine, tratto da un’esperienza personale, è il rapporto che il lettore/sociologo può intrattenere con lo stravagante e geniale scrittore francese George Perec che, con il suo La vita istruzioni per l’uso, ha offerto pagine di ordinata caoticità particolarmente stimolanti per indagare la modernità con tutta la sua ossessione catalogatoria. Il libro va al fondo della questione della valenza conoscitiva del testo letterario per le scienze sociali, facendo emergere la dimensione relazionale del processo di lettura che diventa null’altro che la prosecuzione di un discorso cominciato chissà dove e chissà come, e destinato a mai concludersi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.