Il corpo umano si costruisce intorno ad un taglio che non si rimargina, che non diventa cicatrice. Prima di quel taglio il corpo ha già molte abilità e conoscenze, ma non è ancora un corpo umano. Il taglio è un enigma, per sempre incomprensibile, che altri, genitori, adulti, antenati, letteralmente inseriscono nel corpo del piccolo umano. Il taglio può essere un desiderio che precede la sua nascita, e quel desiderio non è suo. Oppure può essere uno sguardo, con cui un padre osserva il figlio impacciato. Può essere, ancora, una parola, con cui una madre definisce la figlia, una parola che traccerà un destino. Sono tante le forme di quel taglio, tante quanti sono i corpi umani. Il taglio non ci sarebbe se gli esseri umani non parlassero. Il taglio è il linguaggio. Per questo il linguaggio, lo ricordiamo anche se è una banalità, è molto di più di un mezzo di comunicazione. È quello che Freud chiamava pulsione di morte. Questo libro sostiene che la sfida che si apre per ogni corpo è confrontarsi con quel taglio; se c’è un compito, per l’animale che parla, è provare a diventare, finalmente, un corpo. E basta.

Il taglio. Linguaggio e pulsione di morte

CIMATTI, Felice
2015-01-01

Abstract

Il corpo umano si costruisce intorno ad un taglio che non si rimargina, che non diventa cicatrice. Prima di quel taglio il corpo ha già molte abilità e conoscenze, ma non è ancora un corpo umano. Il taglio è un enigma, per sempre incomprensibile, che altri, genitori, adulti, antenati, letteralmente inseriscono nel corpo del piccolo umano. Il taglio può essere un desiderio che precede la sua nascita, e quel desiderio non è suo. Oppure può essere uno sguardo, con cui un padre osserva il figlio impacciato. Può essere, ancora, una parola, con cui una madre definisce la figlia, una parola che traccerà un destino. Sono tante le forme di quel taglio, tante quanti sono i corpi umani. Il taglio non ci sarebbe se gli esseri umani non parlassero. Il taglio è il linguaggio. Per questo il linguaggio, lo ricordiamo anche se è una banalità, è molto di più di un mezzo di comunicazione. È quello che Freud chiamava pulsione di morte. Questo libro sostiene che la sfida che si apre per ogni corpo è confrontarsi con quel taglio; se c’è un compito, per l’animale che parla, è provare a diventare, finalmente, un corpo. E basta.
2015
978-88-7462-731-8
linguaggio; pulsione di morte; corpo umano
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/184120
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