In che modo il caso irrompe e interferisce nella vita e nella ricerca, soprattutto quando assume la forma della scoperta inattesa e della coincidenza significativa? In che modo gli umani che Nietzsche definisce “uomini della conoscenza” si sono rapportati a queste forme dell’esperienza? Attraverso quale grammatica e quale linguaggio è possibile descrivere tali forme e darne conto? Come il rapporto con il caso modifica la percezione che abbiamo di noi stessi come “soggetti” in grado di agire “liberamente”? Il libro che avete tra le mani è dedicato a queste domande e, per documentare un esempio del modo in cui alcuni uomini della conoscenza si sono misurati con il problema, racconta le origini dell’avventura conoscitiva che, sulle orme di Schopenhauer, ha visto Carl Gustav Jung impegnato nel tentativo di dare un senso all’azione del caso attraverso la formulazione del principio di sincronicità.
Filosofia della Serendipity
LUPO, Luca
2012-01-01
Abstract
In che modo il caso irrompe e interferisce nella vita e nella ricerca, soprattutto quando assume la forma della scoperta inattesa e della coincidenza significativa? In che modo gli umani che Nietzsche definisce “uomini della conoscenza” si sono rapportati a queste forme dell’esperienza? Attraverso quale grammatica e quale linguaggio è possibile descrivere tali forme e darne conto? Come il rapporto con il caso modifica la percezione che abbiamo di noi stessi come “soggetti” in grado di agire “liberamente”? Il libro che avete tra le mani è dedicato a queste domande e, per documentare un esempio del modo in cui alcuni uomini della conoscenza si sono misurati con il problema, racconta le origini dell’avventura conoscitiva che, sulle orme di Schopenhauer, ha visto Carl Gustav Jung impegnato nel tentativo di dare un senso all’azione del caso attraverso la formulazione del principio di sincronicità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.