Il genere Nepeta (Lamiaceae) comprende circa 400 specie, molte delle quali crescono spontanee nel Centro-Sud Europa, Nord Africa e Centro-Sud Asia. Numerose specie sono utilizzate nella medicina tradizionale per le loro proprietà antisettiche, astringenti, antitussive, antispasmodiche, antiasmatiche, antibatteriche, antivirali, febbrifughe e diuretiche [1]. Nel presente lavoro le parti aeree (562 g) della N. crassifolia, raccolte in Iran, sono state sottoposte a macerazione con metanolo. L’estratto totale è stato solubilizzato con acqua e ripartito con solventi a polarità crescente al fine di ottenere le seguenti frazioni: n-esano, diclorometano e acetato di etile. L’estratto totale e le frazioni sono state saggiate per valutarne l’attività antiossidante e il potenziale anti-ipertensivo. L’attività antiossidante è stata determinata mediante il DPPH test e il beta-carotene bleaching test. La frazione in acetato di etile, che si caratterizza per un maggior contenuto in polifenoli e flavonoidi totali, presenta la migliore attività “radical scavenging” con un valore di IC50 di 235.0 g/ml e la migliore attività antiossidante valutata con il beta-carotene bleaching test (IC50 di 92.6 g/ml dopo 30 minuti di incubazione). L’attività anti-ipertensiva è stata valutata attraverso il dosaggio quantitativo in HPLC del clivaggio ACE-mediato del substrato cromoforo-fluoroforo dansiltriglicina in triglicina [2]. L’ipertensione è considerata uno dei più importanti problemi clinici del ventesimo secolo e si caratterizza per l’aumento della pressione sanguigna in arterie ed arteriole. Un ruolo importante nella regolazione della pressione è rivestito dal sistema renina-angiotensina. Tra i differenti componenti di tale sistema, l’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) è il più importante sito regolatorio. L’ACE è una dipeptidil carbossipeptidasi, che inattiva la bradichinina, potente vasodilatatore, e catalizza la produzione dell’angiotensina II, potente vasocostrittore [3]. Ottimi risultati ha dimostrato l’estratto totale con un valore di IC50 di 102.99 g/ml. L’estratto in acetato di etile è in grado di inibire l’enzima ACE mostrando un valore di IC50 di 185.74 g/ml. Riferimenti [1] N. Miceli, M.F. Taviano, D. Giuffrida, A. Trovato, O. Tzakou, E.M. Galati Journal of Ethnopharmacology 2005, 97, 261-266; [2] G. Elbl, H. Wagner Planta Medica, 1991, 57, 137-141; [3] V.J. Dzau Hypertension, 1986, 8, 553-559.

Valutazione dell’attività antiossidante e ACE-inibitoria degli estratti di Nepeta crassifolia Boiss & Buhse (Lamiaceae)

TUNDIS, ROSA;LOIZZO, Monica Rosa;Menichini F;Bonesi M;CONFORTI, FILOMENA;
2010-01-01

Abstract

Il genere Nepeta (Lamiaceae) comprende circa 400 specie, molte delle quali crescono spontanee nel Centro-Sud Europa, Nord Africa e Centro-Sud Asia. Numerose specie sono utilizzate nella medicina tradizionale per le loro proprietà antisettiche, astringenti, antitussive, antispasmodiche, antiasmatiche, antibatteriche, antivirali, febbrifughe e diuretiche [1]. Nel presente lavoro le parti aeree (562 g) della N. crassifolia, raccolte in Iran, sono state sottoposte a macerazione con metanolo. L’estratto totale è stato solubilizzato con acqua e ripartito con solventi a polarità crescente al fine di ottenere le seguenti frazioni: n-esano, diclorometano e acetato di etile. L’estratto totale e le frazioni sono state saggiate per valutarne l’attività antiossidante e il potenziale anti-ipertensivo. L’attività antiossidante è stata determinata mediante il DPPH test e il beta-carotene bleaching test. La frazione in acetato di etile, che si caratterizza per un maggior contenuto in polifenoli e flavonoidi totali, presenta la migliore attività “radical scavenging” con un valore di IC50 di 235.0 g/ml e la migliore attività antiossidante valutata con il beta-carotene bleaching test (IC50 di 92.6 g/ml dopo 30 minuti di incubazione). L’attività anti-ipertensiva è stata valutata attraverso il dosaggio quantitativo in HPLC del clivaggio ACE-mediato del substrato cromoforo-fluoroforo dansiltriglicina in triglicina [2]. L’ipertensione è considerata uno dei più importanti problemi clinici del ventesimo secolo e si caratterizza per l’aumento della pressione sanguigna in arterie ed arteriole. Un ruolo importante nella regolazione della pressione è rivestito dal sistema renina-angiotensina. Tra i differenti componenti di tale sistema, l’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) è il più importante sito regolatorio. L’ACE è una dipeptidil carbossipeptidasi, che inattiva la bradichinina, potente vasodilatatore, e catalizza la produzione dell’angiotensina II, potente vasocostrittore [3]. Ottimi risultati ha dimostrato l’estratto totale con un valore di IC50 di 102.99 g/ml. L’estratto in acetato di etile è in grado di inibire l’enzima ACE mostrando un valore di IC50 di 185.74 g/ml. Riferimenti [1] N. Miceli, M.F. Taviano, D. Giuffrida, A. Trovato, O. Tzakou, E.M. Galati Journal of Ethnopharmacology 2005, 97, 261-266; [2] G. Elbl, H. Wagner Planta Medica, 1991, 57, 137-141; [3] V.J. Dzau Hypertension, 1986, 8, 553-559.
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