Nei venti mesi intercorsi tra la caduta del fascismo e la Liberazione, la riorganizzazione dei movimenti dei lavoratori e dei partiti di massa segnarono l’effettivo momento di rottura con il passato. Il passaggio alla fase democratica trovò nel sindacato unitario e nei suoi organismi un grande punto di forza. Le Camere del lavoro, in particolare, rappresentarono il luogo di mediazione tra le esigenze, spesso contrastanti, dell’amministrazione angloamericana, della nuova classe dirigente e delle classi subalterne. I verbali dell’ente camerale cosentino nel periodo 1945-1948 forniscono una testimonianza storica particolarmente rilevante per rileggere la vicenda della ricostruzione democratica in una città e in una regione – ma più generalmente in un Sud - che hanno vissuto un proprio dopoguerra, al tempo stesso parallelo e diverso sia al loro interno che nel resto d’Italia.
Il sindacato liberato. I verbali della Camera del Lavoro di Cosenza (1945-1948)
MASSARA, Katia
2011-01-01
Abstract
Nei venti mesi intercorsi tra la caduta del fascismo e la Liberazione, la riorganizzazione dei movimenti dei lavoratori e dei partiti di massa segnarono l’effettivo momento di rottura con il passato. Il passaggio alla fase democratica trovò nel sindacato unitario e nei suoi organismi un grande punto di forza. Le Camere del lavoro, in particolare, rappresentarono il luogo di mediazione tra le esigenze, spesso contrastanti, dell’amministrazione angloamericana, della nuova classe dirigente e delle classi subalterne. I verbali dell’ente camerale cosentino nel periodo 1945-1948 forniscono una testimonianza storica particolarmente rilevante per rileggere la vicenda della ricostruzione democratica in una città e in una regione – ma più generalmente in un Sud - che hanno vissuto un proprio dopoguerra, al tempo stesso parallelo e diverso sia al loro interno che nel resto d’Italia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.