In this book I propose, from an extensive commentary on Wittgenstein's philosophy of psychology, a flat human psychology, that is, without any depth. The basic idea is that human mind coincides with its manifestations, in particular linguistic manifestations​​. The thesis of the book is neither mentalist-dualist nor behaviorist: It is not behavioral because it does not deny the existence of internal processes. It is not dualistic, because the internal processes are identified with the self-application of public practices. The result is a mind / body radically social. In the last chapter I try to construct an ethic from Wittgenstein's notion of "language game".

In questo libro propongo, a partire da un ampio commento alla filosofia della psicologia di Wittgenstein, una psicologia piatta, senza profondità. L'idea di base è che la mente umana coincide con le sue manifestazioni, in particolare con quelle linguistiche. La tesi del libro non è né comportamentista né mentalista-dualista: non è comportamentista, perché non si nega l'esistenza di processi interni. Non è dualista, perché i processi interni sono identificati con l'applicazione su sé stessi di prassi pubbliche. Il risultato è una mente/corpo radicalmente sociale. Nell'ultimo capitolo cerco di costruire un'etica a partire dalla nozione di Wittgenstein di "gioco linguistico".

Il volto e la parola. Psicologia dell'apparenza

CIMATTI, Felice
2007-01-01

Abstract

In this book I propose, from an extensive commentary on Wittgenstein's philosophy of psychology, a flat human psychology, that is, without any depth. The basic idea is that human mind coincides with its manifestations, in particular linguistic manifestations​​. The thesis of the book is neither mentalist-dualist nor behaviorist: It is not behavioral because it does not deny the existence of internal processes. It is not dualistic, because the internal processes are identified with the self-application of public practices. The result is a mind / body radically social. In the last chapter I try to construct an ethic from Wittgenstein's notion of "language game".
2007
978-88-7462-157-6
In questo libro propongo, a partire da un ampio commento alla filosofia della psicologia di Wittgenstein, una psicologia piatta, senza profondità. L'idea di base è che la mente umana coincide con le sue manifestazioni, in particolare con quelle linguistiche. La tesi del libro non è né comportamentista né mentalista-dualista: non è comportamentista, perché non si nega l'esistenza di processi interni. Non è dualista, perché i processi interni sono identificati con l'applicazione su sé stessi di prassi pubbliche. Il risultato è una mente/corpo radicalmente sociale. Nell'ultimo capitolo cerco di costruire un'etica a partire dalla nozione di Wittgenstein di "gioco linguistico".
Human psychology; "linguistic game"; Moebius strip
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/185065
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