In Italia è in atto, da ormai due decenni, un processo di trasferimento di funzioni e servizi dal governo centrale agli enti locali, i quali hanno visto i propri compiti aumentare notevolmente. I comuni italiani hanno riscontrato delle difficoltà nella gestione delle nuove funzioni loro assegnate, in quanto la maggior parte di essi non raggiunge dimensioni tali da consentire la programmazione e la realizzazione di attività e servizi adeguati e a costi sostenibili. Per tale motivo il legislatore è intervenuto prevedendo diverse forme di collaborazione, volte alla cooperazione e all'associazionismo intercomunale, tra le quali l'Unione dei Comuni è la più diffusa. Muovendo da queste premesse, il lavoro si pone l'obiettivo di verificare l'impatto che tale forma di "partnership" ha avuto negli ultimi anni sulla gestione di funzioni e servizi in forma associata. La ricerca intende analizzare i vantaggi derivanti dall'associazionismo in termini di riduzioni di costo ed efficacia del servizio, pur nel mantenimento dell'identità territoriale dei comuni partecipanti all'Unione. Dopo aver evidenziato nella prima parte del testo la normativa di riferimento dell'Istituto in questione, ci si sofferma sulle ragioni che hanno spinto negli anni gli enti comunali ad aggregarsi e a mettere in atto forme di collaborazione, per concludere, poi, con la presentazione dei risultati di alcune indagini empiriche volte a studiare i risultati raggiunti in seguito ai suddetti accordi collaborativi.

Le Unioni di Comuni nella dottrina e negli studi empirici

RUBINO, Franco Ernesto
2010-01-01

Abstract

In Italia è in atto, da ormai due decenni, un processo di trasferimento di funzioni e servizi dal governo centrale agli enti locali, i quali hanno visto i propri compiti aumentare notevolmente. I comuni italiani hanno riscontrato delle difficoltà nella gestione delle nuove funzioni loro assegnate, in quanto la maggior parte di essi non raggiunge dimensioni tali da consentire la programmazione e la realizzazione di attività e servizi adeguati e a costi sostenibili. Per tale motivo il legislatore è intervenuto prevedendo diverse forme di collaborazione, volte alla cooperazione e all'associazionismo intercomunale, tra le quali l'Unione dei Comuni è la più diffusa. Muovendo da queste premesse, il lavoro si pone l'obiettivo di verificare l'impatto che tale forma di "partnership" ha avuto negli ultimi anni sulla gestione di funzioni e servizi in forma associata. La ricerca intende analizzare i vantaggi derivanti dall'associazionismo in termini di riduzioni di costo ed efficacia del servizio, pur nel mantenimento dell'identità territoriale dei comuni partecipanti all'Unione. Dopo aver evidenziato nella prima parte del testo la normativa di riferimento dell'Istituto in questione, ci si sofferma sulle ragioni che hanno spinto negli anni gli enti comunali ad aggregarsi e a mettere in atto forme di collaborazione, per concludere, poi, con la presentazione dei risultati di alcune indagini empiriche volte a studiare i risultati raggiunti in seguito ai suddetti accordi collaborativi.
2010
88-387-6557-X
Unione ; Comuni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/185082
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