Ne 'I capricci del bottaio' (1548) un bottaio dialoga con la sua anima, mentre nella 'Circe' (1549) Ulisse cerca di convincere uomini trasformati in bestie a ritornare alla loro primaria condizione. Il volume è dedicato a questi due originali dialoghi del Cinquecento, in cui Giovan Battista Gelli (1498-1563) coniuga con sapienza cultura ermetica, neoplatonismo e aristotelismo. Ricorrendo a diverse strategie narrative – fondate sul sogno, sulla metamorfosi e sulla forza della fantasia-immaginazione – l’autore mette in scena un serrato e vivace confronto tra le opposte sfere del reale e del soprannaturale, dell’umano e del ferino. La monografia analizza i temi di fondo dei testi di Gelli mostrando l’intreccio tra letteratura e filosofia, serio e comico, vita e religione. Intreccio che anche sul piano dei generi letterari ha un suo originale sviluppo nelle modalità con cui elementi del genere dialogico vengono trasferiti nella commedia – 'La sporta' (1543) e 'Lo errore' (1556) – ed elementi teatrali si ritrovano utilizzati nel dialogo. Attraverso il doppio movimento, oscillante tra speculazione e divulgazione, l’impegno morale e civile si rivela uno dei tratti più significativi dell’opera gelliana.
Metamorfosi e conoscenza. I dialoghi e le commedie di Giovan Battista Gelli, Prefazione di Gennaro Savarese
CASSIANI, Chiara
2006-01-01
Abstract
Ne 'I capricci del bottaio' (1548) un bottaio dialoga con la sua anima, mentre nella 'Circe' (1549) Ulisse cerca di convincere uomini trasformati in bestie a ritornare alla loro primaria condizione. Il volume è dedicato a questi due originali dialoghi del Cinquecento, in cui Giovan Battista Gelli (1498-1563) coniuga con sapienza cultura ermetica, neoplatonismo e aristotelismo. Ricorrendo a diverse strategie narrative – fondate sul sogno, sulla metamorfosi e sulla forza della fantasia-immaginazione – l’autore mette in scena un serrato e vivace confronto tra le opposte sfere del reale e del soprannaturale, dell’umano e del ferino. La monografia analizza i temi di fondo dei testi di Gelli mostrando l’intreccio tra letteratura e filosofia, serio e comico, vita e religione. Intreccio che anche sul piano dei generi letterari ha un suo originale sviluppo nelle modalità con cui elementi del genere dialogico vengono trasferiti nella commedia – 'La sporta' (1543) e 'Lo errore' (1556) – ed elementi teatrali si ritrovano utilizzati nel dialogo. Attraverso il doppio movimento, oscillante tra speculazione e divulgazione, l’impegno morale e civile si rivela uno dei tratti più significativi dell’opera gelliana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.