Obiettivo del presente lavoro è quello di individuare delle linee strategiche di sviluppo in ambito finanziario che siano coerenti con il contesto dell’economia meridionale e che trovino applicabilità nel breve periodo. E’ noto, infatti, che tra le criticità più rilevanti da affrontare al Sud si riscontrano: ⇒ l’eccessivo nanismo imprenditoriale; ⇒ la difficoltà delle imprese nel competere sul mercato; ⇒ l’adeguatezza delle misure di finanza agevolata e la sensibilità alle reali problematiche delle imprese; ⇒ il bassissimo livello di export; ⇒ le attuali difficoltà nel rapporto con le banche e i futuri rischi di razionamento in vista della prossima entrata in vigore di Basilea 2. Il presente testo pertanto - pur consapevole della complessità delle diverse variabili chiave che determinano lo sviluppo di un’area territoriale - si propone di fornire una possibile “ricetta” finanziaria al superamento delle suddette frizioni; a tal fine si vuole dimostrare come attraverso lo sviluppo del venture capital e l’implementazione delle tecniche di leveraged buy out si può, in parte, contribuire al rilancio dell’economia meridionale. In effetti, il limitato tasso di natalità delle imprese al Sud e le difficoltà intrinseche nella definizione e nel superamento delle stesse impongono un intervento esterno che agisca da “stimolo” all’imprenditorialità di un sistema locale. In tale ottica il venture capital è da considerarsi centrale nel processo di creazione di nuove imprese, e ciò risulta ulteriormente corroborato dalla presenza di un elevato bacino di capitale umano che proviene dalle numerose università meridionali. In secondo luogo, le imprese locali necessitano di un consolidamento a livello settoriale al fine di raggiungere quella dimensione critica che permetterebbe loro di competere oltre i propri confini domestici. In tal senso, il presente testo persegue l’obiettivo di dimostrare come il leveraged buy out, imponendo un maggior livello di efficienza e di rigore nella gestione delle imprese acquisite e operando spesso attraverso consolidamenti settoriali (leveraged build up), potrebbe dare slancio alle piccole e medie imprese del Sud e contribuire, in parte, a superare il problema del nanismo imprenditoriale. In ambo i casi, e memori dei risultati prodotti in altre realtà economiche, si ritiene che il fondo mobiliare chiuso sia lo strumento operativo che possa dare piena applicazione al venture capital e al leveraged buy out.
Tecniche di finanza innovativa per il Mezzogiorno. Il Venture Capital e il Leveraged Buy Out
PILUSO, Fabio
2007-01-01
Abstract
Obiettivo del presente lavoro è quello di individuare delle linee strategiche di sviluppo in ambito finanziario che siano coerenti con il contesto dell’economia meridionale e che trovino applicabilità nel breve periodo. E’ noto, infatti, che tra le criticità più rilevanti da affrontare al Sud si riscontrano: ⇒ l’eccessivo nanismo imprenditoriale; ⇒ la difficoltà delle imprese nel competere sul mercato; ⇒ l’adeguatezza delle misure di finanza agevolata e la sensibilità alle reali problematiche delle imprese; ⇒ il bassissimo livello di export; ⇒ le attuali difficoltà nel rapporto con le banche e i futuri rischi di razionamento in vista della prossima entrata in vigore di Basilea 2. Il presente testo pertanto - pur consapevole della complessità delle diverse variabili chiave che determinano lo sviluppo di un’area territoriale - si propone di fornire una possibile “ricetta” finanziaria al superamento delle suddette frizioni; a tal fine si vuole dimostrare come attraverso lo sviluppo del venture capital e l’implementazione delle tecniche di leveraged buy out si può, in parte, contribuire al rilancio dell’economia meridionale. In effetti, il limitato tasso di natalità delle imprese al Sud e le difficoltà intrinseche nella definizione e nel superamento delle stesse impongono un intervento esterno che agisca da “stimolo” all’imprenditorialità di un sistema locale. In tale ottica il venture capital è da considerarsi centrale nel processo di creazione di nuove imprese, e ciò risulta ulteriormente corroborato dalla presenza di un elevato bacino di capitale umano che proviene dalle numerose università meridionali. In secondo luogo, le imprese locali necessitano di un consolidamento a livello settoriale al fine di raggiungere quella dimensione critica che permetterebbe loro di competere oltre i propri confini domestici. In tal senso, il presente testo persegue l’obiettivo di dimostrare come il leveraged buy out, imponendo un maggior livello di efficienza e di rigore nella gestione delle imprese acquisite e operando spesso attraverso consolidamenti settoriali (leveraged build up), potrebbe dare slancio alle piccole e medie imprese del Sud e contribuire, in parte, a superare il problema del nanismo imprenditoriale. In ambo i casi, e memori dei risultati prodotti in altre realtà economiche, si ritiene che il fondo mobiliare chiuso sia lo strumento operativo che possa dare piena applicazione al venture capital e al leveraged buy out.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.