Le organizzazioni del terzo settore sono sempre più al centro del dibattito sul riassetto delle politiche di welfare. La legislazione in materia di politiche sociali attribuisce loro una importanza crescente; basti pensare, ad esempio, alla legge 328/2000, che prevede il coinvolgimento del terzo settore non solo nella gestione dei servizi alla persona, ma anche nella progettazione degli interventi e, più in generale, nella costruzione partecipata delle politiche sociali. Questo lavoro si propone di avviare una riflessione sul terzo settore che vuol tenere presenti due prospettive che spesso tendono a separarsi: quella dell'analisi scientifica, e quella delle esperienze concrete di impegno sociale nei territori. L'una non può fare a meno dell'altra. Le elaborazioni teoriche che non tengono conto dell'esperienza rischiano di produrre visioni tecnicistiche del lavoro sociale, o modelli interpretativi poco aderenti alla realtà che dovrebbero aiutare a decifrare. Per altro verso, quanti sono coinvolti in percorsi di presenza sociale sul territorio sperimentano quanto sia importante riflettere sulle pratiche di condivisione e di servizio poste in essere, dotandosi anche di adeguati supporti teorici, per evitare di appiattirsi sulla dimensione del "fare" puro e semplice, scivolando nell'autoreferenzialità personale e di gruppo, e perdendo di vista la dimensione politica dell'esperienza
Radicamento e istituzionalizzazione. I due volti del terzo settore in Calabria
MARCELLO, GIORGIO
2005-01-01
Abstract
Le organizzazioni del terzo settore sono sempre più al centro del dibattito sul riassetto delle politiche di welfare. La legislazione in materia di politiche sociali attribuisce loro una importanza crescente; basti pensare, ad esempio, alla legge 328/2000, che prevede il coinvolgimento del terzo settore non solo nella gestione dei servizi alla persona, ma anche nella progettazione degli interventi e, più in generale, nella costruzione partecipata delle politiche sociali. Questo lavoro si propone di avviare una riflessione sul terzo settore che vuol tenere presenti due prospettive che spesso tendono a separarsi: quella dell'analisi scientifica, e quella delle esperienze concrete di impegno sociale nei territori. L'una non può fare a meno dell'altra. Le elaborazioni teoriche che non tengono conto dell'esperienza rischiano di produrre visioni tecnicistiche del lavoro sociale, o modelli interpretativi poco aderenti alla realtà che dovrebbero aiutare a decifrare. Per altro verso, quanti sono coinvolti in percorsi di presenza sociale sul territorio sperimentano quanto sia importante riflettere sulle pratiche di condivisione e di servizio poste in essere, dotandosi anche di adeguati supporti teorici, per evitare di appiattirsi sulla dimensione del "fare" puro e semplice, scivolando nell'autoreferenzialità personale e di gruppo, e perdendo di vista la dimensione politica dell'esperienzaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.