The pseudo-Virgilian Moretum is a small poem of 122 verses displaying a slight realism; the main character is the farmer Simulus, who during a rigid winter morning prepares his rustic daily meal. The poem proposes a critical edition, supplied with an Italian translation, with an exegetic comment in which the most problematic steps on a philological plane are discussed in light of new textual choices. One of the intentions of this work, in which the introduction is dedicated to, documents the traces of the permanence of the Latin poem in Italian literature, from Poliziano to Pascoli.

Il Moretum pseudovirgiliano è un poemetto di 122 versi pervaso da sottile realismo; protagonista è il contadino Simulo, che in una rigida mattinata d'inverno prepara il suo rustico pasto quotidiano. Del carme viene proposta un'edizione critica, corredata da traduzione italiana, con un commento esegetico in cui i passi più problematici sul piano filologico sono discussi anche alla luce di nuove scelte testuali. Uno degli intenti di questo lavoro, cui è dedicata parte dell'introduzione, è documentare le tracce della permanenza del carme latino nella letteratura italiana, da Poliziano a Pascoli.

Moretum

LAUDANI, CARMELA
2004-01-01

Abstract

The pseudo-Virgilian Moretum is a small poem of 122 verses displaying a slight realism; the main character is the farmer Simulus, who during a rigid winter morning prepares his rustic daily meal. The poem proposes a critical edition, supplied with an Italian translation, with an exegetic comment in which the most problematic steps on a philological plane are discussed in light of new textual choices. One of the intentions of this work, in which the introduction is dedicated to, documents the traces of the permanence of the Latin poem in Italian literature, from Poliziano to Pascoli.
2004
88-7564-033-5
Il Moretum pseudovirgiliano è un poemetto di 122 versi pervaso da sottile realismo; protagonista è il contadino Simulo, che in una rigida mattinata d'inverno prepara il suo rustico pasto quotidiano. Del carme viene proposta un'edizione critica, corredata da traduzione italiana, con un commento esegetico in cui i passi più problematici sul piano filologico sono discussi anche alla luce di nuove scelte testuali. Uno degli intenti di questo lavoro, cui è dedicata parte dell'introduzione, è documentare le tracce della permanenza del carme latino nella letteratura italiana, da Poliziano a Pascoli.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/186036
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