L’edilizia pubblica rappresenta nella provincia italiana, tra fine Ottocento e prima metà del Novecento, l’attività produttiva tra le più significative della crescita nazionale, il segno forte dell’emancipazione della nuova società e dei valori della sua nuova identità culturale. Attraverso questi edifici, concretizzazione di un sistema di riferimenti riconoscibili anche nel loro ruolo urbano, il progresso tecnologico in campo edilizio raggiunge gli ambiti più periferici del territorio nazionale, e del Mezzogiorno in particolare, maggiormente bisognoso della spinta produttiva necessaria al perseguimento della modernità. La conoscenza sistematica delle regole tecnologiche che, rapportate ai caratteri formali-funzionali degli edifici, identificano questo patrimonio costruito, si pone come il più valido strumento manualistico del progetto di riqualificazione. L’analisi del costruito, supportata e sostenuta dallo studio degli elaborati di progetto originali, diventa guida preziosa per la definizione di repertori tecnologici impiegabili, anche come strumenti normativi, per i necessari interventi di recupero edilizio diffuso. In questa logica, l’attività di analisi, proiettandosi nella successiva azione progettuale, diventa metodo di lavoro. Un’esperienza di studio sul patrimonio edilizio storico del Novecento di Cosenza, città del Mezzogiorno italiano, può essere assunta come esempio.
L'edilizia pubblica nella tradizione costruttiva della provincia italiana del Novecento
CAMPOLONGO, Alessandro
2015-01-01
Abstract
L’edilizia pubblica rappresenta nella provincia italiana, tra fine Ottocento e prima metà del Novecento, l’attività produttiva tra le più significative della crescita nazionale, il segno forte dell’emancipazione della nuova società e dei valori della sua nuova identità culturale. Attraverso questi edifici, concretizzazione di un sistema di riferimenti riconoscibili anche nel loro ruolo urbano, il progresso tecnologico in campo edilizio raggiunge gli ambiti più periferici del territorio nazionale, e del Mezzogiorno in particolare, maggiormente bisognoso della spinta produttiva necessaria al perseguimento della modernità. La conoscenza sistematica delle regole tecnologiche che, rapportate ai caratteri formali-funzionali degli edifici, identificano questo patrimonio costruito, si pone come il più valido strumento manualistico del progetto di riqualificazione. L’analisi del costruito, supportata e sostenuta dallo studio degli elaborati di progetto originali, diventa guida preziosa per la definizione di repertori tecnologici impiegabili, anche come strumenti normativi, per i necessari interventi di recupero edilizio diffuso. In questa logica, l’attività di analisi, proiettandosi nella successiva azione progettuale, diventa metodo di lavoro. Un’esperienza di studio sul patrimonio edilizio storico del Novecento di Cosenza, città del Mezzogiorno italiano, può essere assunta come esempio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.