Le attività riassunte in questo contributo sono svolte nell’ambito del progetto di ricerca n. 6 - linea 6.3: “Stabilità dei pendii”, promosso dal Consorzio ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica). Il contributo descrive il confronto tra metodi con complessità crescente per il calcolo del coefficiente sismico critico e degli spostamenti indotti da eventi sismici. Sono stati presi in esame quattro modelli semplificati di pendio omogeneo in terreni a grana fine, facendo variare l’altezza e l’inclinazione della superficie topografica. Per la valutazione del coefficiente sismico, sono stati confrontati differenti cinematismi: pendio indefinito, cuneo piano, metodi all’equilibrio limite con superfici di scorrimento circolari, ed analisi 2D alle differenze finite (FLAC). In base alle indicazioni fornite da questa fase del calcolo, sono stati selezionati gli accelerogrammi utilizzati come input sismico per la stima degli spostamenti indotti sui pendii stessi. In particolare, sono stati confrontati i risultati ottenuti attraverso procedure semplificate 1D (Ausilio et al., 2008), che tengono conto della deformabilità del pendio e della resistenza, ed analisi numeriche avanzate 2D. Inoltre, gli spostamenti indotti sono stati messi in relazione ai coefficienti sismici stimati per ciascun modello di pendio.
VALUTAZIONE DEGLI SPOSTAMENTI DI PENDII OMOGENEI SOTTO AZIONE SISMICA ATTRAVERSO ANALISI PSEUDO-STATICHE E DINAMICHE CON COMPLESSITÀ CRESCENTE
AUSILIO, Ernesto;
2008-01-01
Abstract
Le attività riassunte in questo contributo sono svolte nell’ambito del progetto di ricerca n. 6 - linea 6.3: “Stabilità dei pendii”, promosso dal Consorzio ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica). Il contributo descrive il confronto tra metodi con complessità crescente per il calcolo del coefficiente sismico critico e degli spostamenti indotti da eventi sismici. Sono stati presi in esame quattro modelli semplificati di pendio omogeneo in terreni a grana fine, facendo variare l’altezza e l’inclinazione della superficie topografica. Per la valutazione del coefficiente sismico, sono stati confrontati differenti cinematismi: pendio indefinito, cuneo piano, metodi all’equilibrio limite con superfici di scorrimento circolari, ed analisi 2D alle differenze finite (FLAC). In base alle indicazioni fornite da questa fase del calcolo, sono stati selezionati gli accelerogrammi utilizzati come input sismico per la stima degli spostamenti indotti sui pendii stessi. In particolare, sono stati confrontati i risultati ottenuti attraverso procedure semplificate 1D (Ausilio et al., 2008), che tengono conto della deformabilità del pendio e della resistenza, ed analisi numeriche avanzate 2D. Inoltre, gli spostamenti indotti sono stati messi in relazione ai coefficienti sismici stimati per ciascun modello di pendio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.