Le piante sono sempre più utilizzate per l’applicazione dei principi attivi come componenti funzionali nel settore alimentare, cosmetologico e farmaceutico. Negli ultimi anni si è passati da uno sfruttamento diretto delle risorse naturali ad una loro coltivazione intensiva, che richiede come punto di partenza una selezione delle varietà più adatte ai fini applicativi. La scelta viene operata in primo luogo in base al chemotipo ovvero la quantità e la concentrazione dei principi attivi che è determinata principalmente da fattori genetici e ambientali e che costituisce un presupposto fondamentale per la determinazione di nuove varietà all’interno di una stessa specie. Il presente lavoro è stato indirizzato in particolare allo studio della variabilità chimica e biologica di diversi campioni (C1-C20) di Capparis orientalis e Capparis sicula subsp. sicula raccolti in Calabria in differenti zone per altitudine, costituzione del terreno ed esposizione solare. Sugli estratti totali dei 20 campioni, ottenuti attraverso la tecnica della macerazione (metanolo), sono stati determinati il contenuto di steroli e di vitamina E attraverso GC-MS. L’analisi GC-MS ha mostrato una composizione % diversa tra i 20 campioni di Cappero. Particolarmente interessante è stata la variabilità nei campioni della vitamina E che risulta più abbondante nella specie Capparis orientalis rispetto al Capparis sicula subsp. sicula. Tra i campioni di Capparis orientalis il C4, raccolto su un terreno granodierite risulta avere una resa percentuale di 200 volte più grande rispetto al C10 raccolto sulle mura di un rudere. Tra i campioni di Capparis sicula subsp. sicula il campione C5, raccolto su un terreno chiamato calanchi che è considerato l’habitat naturale del cappero, ha mostrato il miglior contenuto fitochimico e la migliore attività biologica. Tutti i campioni di Cappero risultano ricchi in steroli e tra questi il γ-sitosterolo è il costituente principale. Tra i campioni di Capparis orientalis non è stata evidenziata una significativa differenza. Tra i campioni di Capparis sicula subsp. sicula C9 e C13, che crescono su terreni calcarei, risultano avere un elevato contenuto di γ-sitosterolo. Tramite il metodo di Folin-Ciocalteu è stato determinato anche il contenuto totale di polifenoli. I risultati della determinazione dei polifenoli totali nel Cappero mostrano dei valori piuttosto alti nei campioni C5 e C6, rispettivamente di 120 mg/g e 105,5 mg/g di estratto. Tutti gli estratti di Cappero hanno una buona capacità “scavenger” nei confronti del radicale DPPH. I campioni C4 e C5 hanno mostrato la più alta attività con una IC50 rispettivamente di 38 e 40 microg/ml. Gli estratti metanolici di Cappero evidenziano una buona attività antiossidante anche con il beta-carotene bleaching test. Il campione C2, raccolto sui calanchi, ha manifestato una elevata potenza antiossidante con una IC50 di 0,91 µg/ml dopo 30 min di incubazione e 1,10 µg/ml dopo 60 min di incubazione. Il diverso contenuto fitochimico dimostra che i fattori ambientali quali luce, temperatura, umidità, natura del terreno, altitudine e latitudine, sono in grado di provocare, singolarmente o in compartecipazione, delle variazioni sensibili nel contenuto in principi attivi della pianta e questo si ripercuote sulle proprietà biologiche.
Studio della variabilità chimica e biologica di specie di Cappero calabrese
Statti G;Conforti F;TUNDIS, ROSA;Bonesi M;
2010-01-01
Abstract
Le piante sono sempre più utilizzate per l’applicazione dei principi attivi come componenti funzionali nel settore alimentare, cosmetologico e farmaceutico. Negli ultimi anni si è passati da uno sfruttamento diretto delle risorse naturali ad una loro coltivazione intensiva, che richiede come punto di partenza una selezione delle varietà più adatte ai fini applicativi. La scelta viene operata in primo luogo in base al chemotipo ovvero la quantità e la concentrazione dei principi attivi che è determinata principalmente da fattori genetici e ambientali e che costituisce un presupposto fondamentale per la determinazione di nuove varietà all’interno di una stessa specie. Il presente lavoro è stato indirizzato in particolare allo studio della variabilità chimica e biologica di diversi campioni (C1-C20) di Capparis orientalis e Capparis sicula subsp. sicula raccolti in Calabria in differenti zone per altitudine, costituzione del terreno ed esposizione solare. Sugli estratti totali dei 20 campioni, ottenuti attraverso la tecnica della macerazione (metanolo), sono stati determinati il contenuto di steroli e di vitamina E attraverso GC-MS. L’analisi GC-MS ha mostrato una composizione % diversa tra i 20 campioni di Cappero. Particolarmente interessante è stata la variabilità nei campioni della vitamina E che risulta più abbondante nella specie Capparis orientalis rispetto al Capparis sicula subsp. sicula. Tra i campioni di Capparis orientalis il C4, raccolto su un terreno granodierite risulta avere una resa percentuale di 200 volte più grande rispetto al C10 raccolto sulle mura di un rudere. Tra i campioni di Capparis sicula subsp. sicula il campione C5, raccolto su un terreno chiamato calanchi che è considerato l’habitat naturale del cappero, ha mostrato il miglior contenuto fitochimico e la migliore attività biologica. Tutti i campioni di Cappero risultano ricchi in steroli e tra questi il γ-sitosterolo è il costituente principale. Tra i campioni di Capparis orientalis non è stata evidenziata una significativa differenza. Tra i campioni di Capparis sicula subsp. sicula C9 e C13, che crescono su terreni calcarei, risultano avere un elevato contenuto di γ-sitosterolo. Tramite il metodo di Folin-Ciocalteu è stato determinato anche il contenuto totale di polifenoli. I risultati della determinazione dei polifenoli totali nel Cappero mostrano dei valori piuttosto alti nei campioni C5 e C6, rispettivamente di 120 mg/g e 105,5 mg/g di estratto. Tutti gli estratti di Cappero hanno una buona capacità “scavenger” nei confronti del radicale DPPH. I campioni C4 e C5 hanno mostrato la più alta attività con una IC50 rispettivamente di 38 e 40 microg/ml. Gli estratti metanolici di Cappero evidenziano una buona attività antiossidante anche con il beta-carotene bleaching test. Il campione C2, raccolto sui calanchi, ha manifestato una elevata potenza antiossidante con una IC50 di 0,91 µg/ml dopo 30 min di incubazione e 1,10 µg/ml dopo 60 min di incubazione. Il diverso contenuto fitochimico dimostra che i fattori ambientali quali luce, temperatura, umidità, natura del terreno, altitudine e latitudine, sono in grado di provocare, singolarmente o in compartecipazione, delle variazioni sensibili nel contenuto in principi attivi della pianta e questo si ripercuote sulle proprietà biologiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.