Nel 427 a.C., mentre il mondo greco è ormai lacerato dalla guerra del Peloponneso, l'isola di Corcira diventa teatro di una violenta guerra civile. Ad essa lo storico ateniese Tucidide ha dedicato pagine memorabili in cui l'attenzione si sposta lentamente dalla ricostruzione storica della vicenda ad una riflessione di più ampio respiro. Dalle atrocità della stasis corcirese, lo sguardo si amplia al suo diffondersi nel mondo greco in stretta connessione col conflitto fra la democratica Atene e l'oligarchica Sparta, per poi staccarsi dal contingente e soffermarsi sulla natura umana e i suoi meccanismi di reazione di fronte alle particolari costrizioni imposte dalla guerra. Lungi dal limitare la sua analisi della stasis all'episodio di Corcira, Tucidide tende ad una descrizione universale valida "per ogni tempo", in ragione dei meccanismi propri della natura umana. Ciò che è vero per una singola città è vero per l'intera Hellas, in quel momento storico, come lo sarà per altri luoghi e in altri tempi. Il volume, sulla base di un'analisi della vicenda corcirese, evidenzia come Corcira sia assunta nell'opera tucididea come simbolo di una guerra - quella del Peloponneso - coscientemente vista e presentata dallo storico come "conflitto civile" con una coraggiosa e innovativa lettura di polemos come stasis.

Biaios didaskalos Guerra e stasis a Corcira fra storia e storiografia

INTRIERI, Maria
2002-01-01

Abstract

Nel 427 a.C., mentre il mondo greco è ormai lacerato dalla guerra del Peloponneso, l'isola di Corcira diventa teatro di una violenta guerra civile. Ad essa lo storico ateniese Tucidide ha dedicato pagine memorabili in cui l'attenzione si sposta lentamente dalla ricostruzione storica della vicenda ad una riflessione di più ampio respiro. Dalle atrocità della stasis corcirese, lo sguardo si amplia al suo diffondersi nel mondo greco in stretta connessione col conflitto fra la democratica Atene e l'oligarchica Sparta, per poi staccarsi dal contingente e soffermarsi sulla natura umana e i suoi meccanismi di reazione di fronte alle particolari costrizioni imposte dalla guerra. Lungi dal limitare la sua analisi della stasis all'episodio di Corcira, Tucidide tende ad una descrizione universale valida "per ogni tempo", in ragione dei meccanismi propri della natura umana. Ciò che è vero per una singola città è vero per l'intera Hellas, in quel momento storico, come lo sarà per altri luoghi e in altri tempi. Il volume, sulla base di un'analisi della vicenda corcirese, evidenzia come Corcira sia assunta nell'opera tucididea come simbolo di una guerra - quella del Peloponneso - coscientemente vista e presentata dallo storico come "conflitto civile" con una coraggiosa e innovativa lettura di polemos come stasis.
2002
88-498-0341-9
Corcira; guerra; stasis
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/186838
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