Nei processi di decomposizione dei corpi, i ditteri della famiglia Calliphoridae rappresentano i primi e principali agenti del disfacimento della materia organica. Gli adulti che intervengono nei primi stadi di decomposizione depositano le uova nelle cavità naturali del corpo o nelle ferite aperte, garantendo alle future larve un’abbondante risorsa trofica. Gli stadi preimmaginali dei Calliphoridae rappresentano utili elementi di indagine nelle attività medicolegali e forensi, quali la stima dell’intervallo “post mortem” (PMI), la cui valutazione minima è correlata alla loro età di sviluppo. La durata degli stadi larvali presenta tempi diversi in relazione alla specie colonizzatrice, ciascuna legata a precise esigenze ecologiche e fenologiche. La tipologia ambientale (naturale, rurale, urbano), la posizione geografica, la stagione, associati alla temperatura e umidità, sono i principali fattori che influenzano l’attività dei necrofagi. Obiettivo di questa ricerca è stato quello di indagare sulle preferenze ambientali e sulla fenologia dei ditteri Calliphoridae presenti in Calabria in modo da ottenere utili informazioni da applicare alle indagini medicolegali nei casi di ritrovamento di corpi. Sono state scelte tre aree di studio a diverso grado di naturalità all’interno delle quali sono state impiegate “bottle traps” per la cattura degli esemplari.Dalla ricerca è emerso che, tra le specie campionate, Calliphora vicina Robineau e C. vomitoria (Linnaeus) sono legate alle basse temperature, mostrando una maggiore attività nei mesi invernali; Lucilia caesar (Linnaeus) e L. sericata (Meigen)sono maggiormente attive nei mesi primaverili-estivi mentre Chrysomya albiceps (Wiedemann) è attiva da giugno a novembre. Specie particolarmente sinantropiche sono risultate essere C. vicina e L. sericata. Quest’ultima non è mai stata campionata nell’ambiente naturale (area boschiva a Fagus sylvatica). Al contrario C. vomitoria preferisce strutture vegetazionali più complesse: infatti è stata campionata sia nell’ambiente naturale che rurale ma mai in ambiente urbano. L. caesar e Ch. albiceps sono presenti in tutti e tre i siti di campionamento.

Preferenze ambientali e fenologia dei ditteri Calliphoridae di interesse forense campionati lungo un gradiente ambientale.

BONACCI, Teresa
2011-01-01

Abstract

Nei processi di decomposizione dei corpi, i ditteri della famiglia Calliphoridae rappresentano i primi e principali agenti del disfacimento della materia organica. Gli adulti che intervengono nei primi stadi di decomposizione depositano le uova nelle cavità naturali del corpo o nelle ferite aperte, garantendo alle future larve un’abbondante risorsa trofica. Gli stadi preimmaginali dei Calliphoridae rappresentano utili elementi di indagine nelle attività medicolegali e forensi, quali la stima dell’intervallo “post mortem” (PMI), la cui valutazione minima è correlata alla loro età di sviluppo. La durata degli stadi larvali presenta tempi diversi in relazione alla specie colonizzatrice, ciascuna legata a precise esigenze ecologiche e fenologiche. La tipologia ambientale (naturale, rurale, urbano), la posizione geografica, la stagione, associati alla temperatura e umidità, sono i principali fattori che influenzano l’attività dei necrofagi. Obiettivo di questa ricerca è stato quello di indagare sulle preferenze ambientali e sulla fenologia dei ditteri Calliphoridae presenti in Calabria in modo da ottenere utili informazioni da applicare alle indagini medicolegali nei casi di ritrovamento di corpi. Sono state scelte tre aree di studio a diverso grado di naturalità all’interno delle quali sono state impiegate “bottle traps” per la cattura degli esemplari.Dalla ricerca è emerso che, tra le specie campionate, Calliphora vicina Robineau e C. vomitoria (Linnaeus) sono legate alle basse temperature, mostrando una maggiore attività nei mesi invernali; Lucilia caesar (Linnaeus) e L. sericata (Meigen)sono maggiormente attive nei mesi primaverili-estivi mentre Chrysomya albiceps (Wiedemann) è attiva da giugno a novembre. Specie particolarmente sinantropiche sono risultate essere C. vicina e L. sericata. Quest’ultima non è mai stata campionata nell’ambiente naturale (area boschiva a Fagus sylvatica). Al contrario C. vomitoria preferisce strutture vegetazionali più complesse: infatti è stata campionata sia nell’ambiente naturale che rurale ma mai in ambiente urbano. L. caesar e Ch. albiceps sono presenti in tutti e tre i siti di campionamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/187666
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