Rapporto di ricerca "Migrazioni, identità e sviluppo”

Fino ad oggi la letteratura critica sulle migrazioni si è concentrata sulla denuncia delle forme di esclusione e discriminazione sofferte dai soggetti migranti all’interno dei mercati del lavoro e dei sistemi politici dei paesi di arrivo e partenza: le categorie più emblematiche, in tal senso, sono quelle della doppia assenza (Sayad) e di non-persona (Dal Lago). In questa fase, invece, riteniamo sia essenziale portare l’analisi un passo oltre, per approfondire l’indagine delle nuove modalità attraverso cui viene investita e sussunta la loro capacità relazionale, produttiva, gestionale ed innovativa; attraverso cui viene concepita e realizzata la loro inclusione funzionale entro i nuovi processi politici ed economici. D’accordo ai risultati conseguiti, infatti, i migranti – regolari e non – sono già “cittadini” attivi di questo spazio-tempo produttivo generalizzato. L’impegno dell’indagine scientifica deve consistere nell’incalzare questi processi, per portare alla luce ed al vaglio della riflessione sociologica le loro dimensioni, i loro effetti, le loro criticità e le loro implicazioni.