Il patrimonio storico-architettonico è sovente localizzato nei nuclei più antichi dei centri storici dove è possibile trovare esempi di architetture che si esprimono con notevole varietà di forme e di linguaggi. L’attività di valorizzazione del patrimonio storico-architettonico potrebbe essere più incisiva se si cercasse di metterne in rilievo alcune peculiarità a volte totalmente trascurate. Il presente lavoro si prefigge di evidenziare una particolare categoria di opere architettoniche che prese singolarmente non sembrano apparentemente avere una specifica rilevanza. La presentazione singola di opere non correlate tra di loro, infatti finisce con il dare un senso di mancanza di identità, che invece appare messa maggiormente in rilievo se vengono messi in evidenza caratteri peculiari e ricorrenti. A tal proposito è stato svolto un primo censimento volto a catalogare una particolare tipologia costruttiva (coperture a squame) individuabile in Chiese caratterizzate dalla presenza di una o più cupole rivestite con maioliche policrome. Sebbene possa sembrare una tipologia piuttosto rara, in realtà in Italia vi sono varie zone caratterizzate dalla presenza di casi rilevanti: in Sardegna, Sicilia, Puglia, lungo la costiera amalfitana e quella ligure per citare alcuni casi. Trai i molti esempi rilevati sono stati scelti ed utilizzati due casi rappresentativi, localizzati in Calabria e in Campania, per illustrare uno studio diagnostico interdisciplinare. In particolare, nel presente lavoro, viene presentato, inoltre, un approfondimento riguardante una indagine diretta a caratterizzare i valori cromatici di due squame policrome appartenenti alla cupola della Chiesa di Morano Calabro e di due squame appartenenti alla Basilica di Santa Maria della Trinità a Napoli. L’analisi colorimetrica si inquadra in un ambito che comprende indagini di laboratorio, finalizzate alla caratterizzazione materiale e del degrado, ma che considera anche la contestualizzazione storico-stilistico delle squame e le tecnologie di realizzazione e di posa nell’ottica di un progetto di conservazione e di valorizzazione. Le cupole rivestite in maiolica si pongono, dunque, come una caratteristica architettonico-costruttiva che identifica una particolare tipologia, che si esprime tra l’altro con una forte valenza cromatica capace di caratterizzare l’opera architettonica nonché il contesto urbano in cui quest’ultima è inserita.

Chiese con cupole maiolicate e identità culturale

Gattuso C
Project Administration
;
2012-01-01

Abstract

Il patrimonio storico-architettonico è sovente localizzato nei nuclei più antichi dei centri storici dove è possibile trovare esempi di architetture che si esprimono con notevole varietà di forme e di linguaggi. L’attività di valorizzazione del patrimonio storico-architettonico potrebbe essere più incisiva se si cercasse di metterne in rilievo alcune peculiarità a volte totalmente trascurate. Il presente lavoro si prefigge di evidenziare una particolare categoria di opere architettoniche che prese singolarmente non sembrano apparentemente avere una specifica rilevanza. La presentazione singola di opere non correlate tra di loro, infatti finisce con il dare un senso di mancanza di identità, che invece appare messa maggiormente in rilievo se vengono messi in evidenza caratteri peculiari e ricorrenti. A tal proposito è stato svolto un primo censimento volto a catalogare una particolare tipologia costruttiva (coperture a squame) individuabile in Chiese caratterizzate dalla presenza di una o più cupole rivestite con maioliche policrome. Sebbene possa sembrare una tipologia piuttosto rara, in realtà in Italia vi sono varie zone caratterizzate dalla presenza di casi rilevanti: in Sardegna, Sicilia, Puglia, lungo la costiera amalfitana e quella ligure per citare alcuni casi. Trai i molti esempi rilevati sono stati scelti ed utilizzati due casi rappresentativi, localizzati in Calabria e in Campania, per illustrare uno studio diagnostico interdisciplinare. In particolare, nel presente lavoro, viene presentato, inoltre, un approfondimento riguardante una indagine diretta a caratterizzare i valori cromatici di due squame policrome appartenenti alla cupola della Chiesa di Morano Calabro e di due squame appartenenti alla Basilica di Santa Maria della Trinità a Napoli. L’analisi colorimetrica si inquadra in un ambito che comprende indagini di laboratorio, finalizzate alla caratterizzazione materiale e del degrado, ma che considera anche la contestualizzazione storico-stilistico delle squame e le tecnologie di realizzazione e di posa nell’ottica di un progetto di conservazione e di valorizzazione. Le cupole rivestite in maiolica si pongono, dunque, come una caratteristica architettonico-costruttiva che identifica una particolare tipologia, che si esprime tra l’altro con una forte valenza cromatica capace di caratterizzare l’opera architettonica nonché il contesto urbano in cui quest’ultima è inserita.
2012
978-88-908168-0-2
Cupole maiolicate
Identità culturale
Analisi colorimetriche
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/264386
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