Nel settore dei beni culturali tutto l’iter conoscitivo preliminare a qualsiasi intervento rappresenta una condizione imprescindibile per garantire non solo il minor danno, ma per orientare al migliore intervento. La complessità della disciplina ha spesso portato ad attingere competenze e linguaggi provenienti da altri settori di ricerca. Nello specifico molti sono i termini mutuati dal mondo della medicina intendendo il monumento come un paziente che dovrebbe prima di tutto essere curato, tutelato e valorizzato. Nell’epoca del digitale e dei sistemi informatizzati, appare ancora più necessaria l’acquisizione di linguaggi che rendano più evidenti le metodiche di indagine. Si tratta quindi di costruire una cartella clinica digitale all’interno della quale sviluppare la diagnosi, termine che trova la sua assoluta accezione nel campo medico, indicando una preventiva investigazione sullo stato di salute del paziente. Strutture di indagini informatizzate permettono inoltre di evidenziare peculiarità trasversali che possono coinvolgere simultaneamente più monumenti e quindi di aumentare il controllo e la gestione della complessità della conoscenza. Se si considera che un bene, materiale o immateriale che sia, celi un trascorso storico e quindi anamnestico e se si esaminano le situazioni al contorno dello stesso, finalizzando il tutto ad un adeguato adempimento di un eventuale intervento, si capisce che nel settore dei beni culturali è necessario eseguire un corretto protocollo di diagnosi perché si possa recuperare l’opera riducendo al minimo l’invadenza delle operazioni. In conformità a quanto detto, l’elaborato si propone di configurare una cartella clinica digitale contenente un percorso di diagnosi rappresentativo con riferimento alla Cattedrale seicentesca dei SS. Pietro e Paolo di Lamezia Terme in territorio catanzarese. Il lavoro si articola per “moduli”, dai campi definiti, ma dalla conformazione amichevole, con lo scopo di delineare preliminarmente i contorni storico-architettonici del monumento contestualizzandolo nel complesso urbano e ambientale. Si procede esplodendo le fasi di diagnosi, puntando l’attenzione sullo stato di conservazione dell’edificio e mappando l’esterno dello stesso, ricercando gli effetti del degrado che hanno segnato i prospetti. La mappatura del degrado permette di quantificare l’intervento ritenuto necessario da eseguire offrendosi come indispensabile strumento di valutazione durante la fase di progettazione dell’intervento.

LA CATTEDRALE DI LAMEZIA TERME (CZ)Protocollo di Diagnosi: Il connubio tra le tecniche 2D per la mappatura del degrado e la ricostruzione 3D dei particolari architettonici

Gattuso C
Project Administration
;
2013-01-01

Abstract

Nel settore dei beni culturali tutto l’iter conoscitivo preliminare a qualsiasi intervento rappresenta una condizione imprescindibile per garantire non solo il minor danno, ma per orientare al migliore intervento. La complessità della disciplina ha spesso portato ad attingere competenze e linguaggi provenienti da altri settori di ricerca. Nello specifico molti sono i termini mutuati dal mondo della medicina intendendo il monumento come un paziente che dovrebbe prima di tutto essere curato, tutelato e valorizzato. Nell’epoca del digitale e dei sistemi informatizzati, appare ancora più necessaria l’acquisizione di linguaggi che rendano più evidenti le metodiche di indagine. Si tratta quindi di costruire una cartella clinica digitale all’interno della quale sviluppare la diagnosi, termine che trova la sua assoluta accezione nel campo medico, indicando una preventiva investigazione sullo stato di salute del paziente. Strutture di indagini informatizzate permettono inoltre di evidenziare peculiarità trasversali che possono coinvolgere simultaneamente più monumenti e quindi di aumentare il controllo e la gestione della complessità della conoscenza. Se si considera che un bene, materiale o immateriale che sia, celi un trascorso storico e quindi anamnestico e se si esaminano le situazioni al contorno dello stesso, finalizzando il tutto ad un adeguato adempimento di un eventuale intervento, si capisce che nel settore dei beni culturali è necessario eseguire un corretto protocollo di diagnosi perché si possa recuperare l’opera riducendo al minimo l’invadenza delle operazioni. In conformità a quanto detto, l’elaborato si propone di configurare una cartella clinica digitale contenente un percorso di diagnosi rappresentativo con riferimento alla Cattedrale seicentesca dei SS. Pietro e Paolo di Lamezia Terme in territorio catanzarese. Il lavoro si articola per “moduli”, dai campi definiti, ma dalla conformazione amichevole, con lo scopo di delineare preliminarmente i contorni storico-architettonici del monumento contestualizzandolo nel complesso urbano e ambientale. Si procede esplodendo le fasi di diagnosi, puntando l’attenzione sullo stato di conservazione dell’edificio e mappando l’esterno dello stesso, ricercando gli effetti del degrado che hanno segnato i prospetti. La mappatura del degrado permette di quantificare l’intervento ritenuto necessario da eseguire offrendosi come indispensabile strumento di valutazione durante la fase di progettazione dell’intervento.
2013
978-88-908168-0-2
Protocollo di diagnosi
Tecniche 2D
Ricostruzione 3D
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/264388
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