Esistono, in Calabria, architetture poco conosciute ma di notevole interesse sia sotto il profilo storico-architettonico che stilistico ma anche per quanto riguarda le tecniche costruttive e decorative. In questo studio viene proposta una analisi conoscitiva preliminare al progetto di restauro con riferimento ad un singolare monumento situato a Caria (frazione nella provincia di Vibo Valentia) noto col nome di Castello Galluppi, situato a circa 475 metri sul livello del mare su uno dei terrazzi che degradano dall’altopiano del Monte Poro verso il mar Tirreno. Per le sue particolari e ricchissime decorazioni il castello, di tipo medievale caratterizzato da merlature ghibelline e torri quadrate agli angoli della struttura principale, fu scelto come dimora, durante un viaggio nel 1923, da Papa Giovanni XXIII° (allora Mons. Angelo Giuseppe Roncalli). Obiettivo dello studio è la predisposizione del quadro conoscitivo finalizzato alla progettazione degli interventi di restauro/conservazione necessari per la tutela e la valorizzazione del manufatto contraddistinto da forme architettoniche particolari e caratteristiche. Lo studio, che diventa così un’occasione di valorizzazione, è articolato in parti: - una prima, volta a mettere a fuoco le condizioni di contesto urbano, territoriale ed ambientale; - una seconda dedicata alla diagnosi completa del manufatto con un particolare approfondimento, supportato da tecniche fotogrammetriche, riguardante la corte interna del castello: - una terza che indaga le caratteristiche dei materiali si sofferma in particolare ad analizzare le malte e gli intonaci delle particolari decorazioni ottenute con colate entro stampi appositamente realizzati, dei quali purtroppo non restano più tracce. In questa fase viene posta attenzione anche al conglomerato strutturale leggero, utilizzato soprattutto per realizzare i solai, caratterizzato dalla presenza di inerti di grosse dimensioni costituiti da pomice bianca. L’indagine è stata svolta con l’ausilio di metodologie analitiche ed esami strumentali di laboratorio che hanno permesso di caratterizzare i materiali costitutivi ed in particolare la pietra pomice. Si è cercato inoltre anche sviluppare una ricerca per comprendere la provenienza della pomice; - una quarta parte rivolta all’analisi dello stato di conservazione delle superfici del monumento attraverso l’analisi degli intonaci colorati che in vari punti si sono staccati dal supporto. Lo studio si completa con una fase conclusiva riservata al progetto di tutela e di valorizzazione che appare di fondamentale importanza soprattutto per la singolarità di un bene storico-architettonico così interessante e così poco conosciuto.

Il processo conoscitivo come valore aggiunto

Gattuso C
Project Administration
;
Gattuso P
Supervision
;
2012-01-01

Abstract

Esistono, in Calabria, architetture poco conosciute ma di notevole interesse sia sotto il profilo storico-architettonico che stilistico ma anche per quanto riguarda le tecniche costruttive e decorative. In questo studio viene proposta una analisi conoscitiva preliminare al progetto di restauro con riferimento ad un singolare monumento situato a Caria (frazione nella provincia di Vibo Valentia) noto col nome di Castello Galluppi, situato a circa 475 metri sul livello del mare su uno dei terrazzi che degradano dall’altopiano del Monte Poro verso il mar Tirreno. Per le sue particolari e ricchissime decorazioni il castello, di tipo medievale caratterizzato da merlature ghibelline e torri quadrate agli angoli della struttura principale, fu scelto come dimora, durante un viaggio nel 1923, da Papa Giovanni XXIII° (allora Mons. Angelo Giuseppe Roncalli). Obiettivo dello studio è la predisposizione del quadro conoscitivo finalizzato alla progettazione degli interventi di restauro/conservazione necessari per la tutela e la valorizzazione del manufatto contraddistinto da forme architettoniche particolari e caratteristiche. Lo studio, che diventa così un’occasione di valorizzazione, è articolato in parti: - una prima, volta a mettere a fuoco le condizioni di contesto urbano, territoriale ed ambientale; - una seconda dedicata alla diagnosi completa del manufatto con un particolare approfondimento, supportato da tecniche fotogrammetriche, riguardante la corte interna del castello: - una terza che indaga le caratteristiche dei materiali si sofferma in particolare ad analizzare le malte e gli intonaci delle particolari decorazioni ottenute con colate entro stampi appositamente realizzati, dei quali purtroppo non restano più tracce. In questa fase viene posta attenzione anche al conglomerato strutturale leggero, utilizzato soprattutto per realizzare i solai, caratterizzato dalla presenza di inerti di grosse dimensioni costituiti da pomice bianca. L’indagine è stata svolta con l’ausilio di metodologie analitiche ed esami strumentali di laboratorio che hanno permesso di caratterizzare i materiali costitutivi ed in particolare la pietra pomice. Si è cercato inoltre anche sviluppare una ricerca per comprendere la provenienza della pomice; - una quarta parte rivolta all’analisi dello stato di conservazione delle superfici del monumento attraverso l’analisi degli intonaci colorati che in vari punti si sono staccati dal supporto. Lo studio si completa con una fase conclusiva riservata al progetto di tutela e di valorizzazione che appare di fondamentale importanza soprattutto per la singolarità di un bene storico-architettonico così interessante e così poco conosciuto.
2012
processo conoscitivo
Castello Toraldo-Galluppi
Pomice
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/264712
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