Il presente lavoro riguarda l’organizzazione e la redazione di un piano diagnostico realizzato utilizzando come caso studio il Castello Normanno-Svevo di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Lo studio degli edifici monumentali degradati, soprattutto se finalizzato al loro restauro, deve essere sviluppato seguendo una metodologia che derivi dalla confluenza di competenze fra loro complementari ed interagenti. Occorre, però, definire una metodica scientifica di lavoro da seguire, non soggettiva e variabile, ma definita con caratteri unificati e unificanti per consentire lo scambio culturale e l'informatizzazione dei dati e dei risultati. Scopo dello studio consiste nel delineare le tappe fondamentali da dover seguire durante l’approccio con il bene, così da istaurare un avvicinamento idoneo in previsione delle indagini conoscitive da effettuare sul manufatto al fine di orientare le scelte di restauro. Lo studio, con riferimento al Castello di Lamezia Terme, considera il contesto urbano oltre che quello territoriale ed ambientale per poi passare all’anamnesi del manufatto, evidenziandone rifacimenti storici e eventuali interventi di restauro. Sono state inoltre messe in risalto le differenti patologie di degrado presenti, in relazione al materiale di costruzione dell’opera, selezionando le metodologie di laboratorio più idonee per la loro caratterizzazione. Di fatti il Castello, realizzato tra l’XI e il XII secolo, è stato non solo teatro di continue successioni dinastiche, che hanno portato con loro conseguenti rielaborazioni architettoniche e stilistiche, ma anche il luogo di notevoli disastri ambientali, primo fra tutti il terremoto del 1638. Ragion per cui il manufatto si configura come esempio rappresentativo per evidenziare l’applicazione pratica di un piano diagnostico ideale e pertanto estendibile come metodica ad altri casi.

IL CASTELLO DI NICASTRO - IL PIANO DIAGNOSTICO, ESEMPIO DI ARTICOLAZIONE

Gattuso C
Project Administration
;
2011-01-01

Abstract

Il presente lavoro riguarda l’organizzazione e la redazione di un piano diagnostico realizzato utilizzando come caso studio il Castello Normanno-Svevo di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Lo studio degli edifici monumentali degradati, soprattutto se finalizzato al loro restauro, deve essere sviluppato seguendo una metodologia che derivi dalla confluenza di competenze fra loro complementari ed interagenti. Occorre, però, definire una metodica scientifica di lavoro da seguire, non soggettiva e variabile, ma definita con caratteri unificati e unificanti per consentire lo scambio culturale e l'informatizzazione dei dati e dei risultati. Scopo dello studio consiste nel delineare le tappe fondamentali da dover seguire durante l’approccio con il bene, così da istaurare un avvicinamento idoneo in previsione delle indagini conoscitive da effettuare sul manufatto al fine di orientare le scelte di restauro. Lo studio, con riferimento al Castello di Lamezia Terme, considera il contesto urbano oltre che quello territoriale ed ambientale per poi passare all’anamnesi del manufatto, evidenziandone rifacimenti storici e eventuali interventi di restauro. Sono state inoltre messe in risalto le differenti patologie di degrado presenti, in relazione al materiale di costruzione dell’opera, selezionando le metodologie di laboratorio più idonee per la loro caratterizzazione. Di fatti il Castello, realizzato tra l’XI e il XII secolo, è stato non solo teatro di continue successioni dinastiche, che hanno portato con loro conseguenti rielaborazioni architettoniche e stilistiche, ma anche il luogo di notevoli disastri ambientali, primo fra tutti il terremoto del 1638. Ragion per cui il manufatto si configura come esempio rappresentativo per evidenziare l’applicazione pratica di un piano diagnostico ideale e pertanto estendibile come metodica ad altri casi.
2011
978-88-86208-69-7
piano diagnostico
Castello di Nicastro
Restauro e conservazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/264716
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