In questo testo l’autore ha cercato di definire, sulla base dei suoi studi precedenti, il significato didattico dell’orientamento. L’orientamento ha una specifica radice filosofico-pedagogica che è da rinvenirsi nell’approccio ermeneutico per quanto riguarda l’apertura intersoggettiva all’altro, nell’approccio fenomenologico per quanto concerne il senso intenzionale che ognuno di noi dà alle scelte future e, anche, nella dimensione pragmatista in riferimento alla possibilità del soggetto di risolvere concretamente i suoi problemi all’interno della situazione specifica. Muovendo da questa premessa l’autore considera il processo formativo come un problema meramente didattico. La dimensione didattica dell’orientamento, come è stato sancito nelle Linee Guida del 2014, è una didattica orientativa/orientante che sviluppa anche le dimensioni della personalizzazione del percorso di ogni studente nell’approccio che ha con il mondo. La soluzione didattica che l’autore offre si basa sull’idea che l’orientamento è una competenza didattica trasversale che deve progettare un nuovo curricolo scolastico, per tentare di rifondare la scuola democratica come una scuola di qualità per tutti e per ognuno: una scuola che deve individuare le possibilità formative di ognuno e, nel contempo, valorizzare le differenze e riconoscere il merito ai capaci. In effetti solo l’orientamento, considerato come una competenza didattica traversale può aiutare questo processo a sviluppare e a determinare un’autentica possibilità di formazione.
Per una didattica orientativa/orientante. La formazione come scelta consapevole
A. Argentino
2016-01-01
Abstract
In questo testo l’autore ha cercato di definire, sulla base dei suoi studi precedenti, il significato didattico dell’orientamento. L’orientamento ha una specifica radice filosofico-pedagogica che è da rinvenirsi nell’approccio ermeneutico per quanto riguarda l’apertura intersoggettiva all’altro, nell’approccio fenomenologico per quanto concerne il senso intenzionale che ognuno di noi dà alle scelte future e, anche, nella dimensione pragmatista in riferimento alla possibilità del soggetto di risolvere concretamente i suoi problemi all’interno della situazione specifica. Muovendo da questa premessa l’autore considera il processo formativo come un problema meramente didattico. La dimensione didattica dell’orientamento, come è stato sancito nelle Linee Guida del 2014, è una didattica orientativa/orientante che sviluppa anche le dimensioni della personalizzazione del percorso di ogni studente nell’approccio che ha con il mondo. La soluzione didattica che l’autore offre si basa sull’idea che l’orientamento è una competenza didattica trasversale che deve progettare un nuovo curricolo scolastico, per tentare di rifondare la scuola democratica come una scuola di qualità per tutti e per ognuno: una scuola che deve individuare le possibilità formative di ognuno e, nel contempo, valorizzare le differenze e riconoscere il merito ai capaci. In effetti solo l’orientamento, considerato come una competenza didattica traversale può aiutare questo processo a sviluppare e a determinare un’autentica possibilità di formazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.