Alla luce dell'analisi appena effettuata, si può constatare come la voce riguardante le immobilizzazioni finanziarie sia stata profondamente segnata dagli adeguamenti normativi effettuati nel nostro ordinamento a seguito dell'attuazione del D.Lgs. n. 139/2015, conseguente al recepimento della Direttiva contabile 2013/34/UE. Al riguardo, infatti, sono state introdotte significative novità, quali: il criterio del costo ammortizzato, la valutazione dei crediti considerando il fattore temporale, l'iscrizione in bilancio degli strumenti finanziari derivati e la loro valutazione al fair value48. L'introduzione del D.Lgs. n. 139/2015 ha portato quindi ad un aggiornamento delle norme civilistiche sul bilancio e dei principi contabili nazionali, con l'elaborazione di nuove edizioni degli OIC disciplinanti le varie poste ricomprese nelle immobilizzazioni finanziarie, in quanto colpite tutte e pienamente da tali innovazioni. In questo rinnovato scenario, ai redattori del bilancio sono richieste nuove competenze e nuove modalità operative di rappresentazione. Poiché la valutazione delle immobilizzazioni finanziarie sempre più spesso comporta procedimenti complessi, il legislatore ha previsto in alcuni casi (come illustrato in precedenza) la possibilità per le imprese di minori dimensioni (ex artt. 2435-bis, 2435-ter) di adottare un regime semplificato. Le nuove procedure rispondono all'esigenza di garantire una rappresentazione maggiormente veritiera e corretta del patrimonio aziendale e del risultato economico dell'esercizio. Come visto, infatti, l'applicazione del criterio del costo ammortizzato consente di distribuire le differenze, positive o negative, rilevate tra il valore di acquisizione e il valore di rimborso a scadenza dei titoli, nonché tra il valore iniziale e il valore a scadenza dei crediti, in base al principio di competenza economica. Inoltre, significativa è l'introduzione, per la prima volta, degli strumenti finanziari derivati nel bilancio. Si tratta, infatti, di un'assoluta novità, sia per quanto concerne la tipologia dello strumento in questione che per il criterio di valutazione adottato (fair value in luogo del costo storico tradizionalmente impiegato come riferimento dalle norme sul bilancio). Adeguamenti quindi complessi ma necessari, per disciplinare una delle aree di maggiore rilevanza strategica per l'impresa, in considerazione anche dell'accresciuta importanza della gestione finanziaria.
Le immobilizzazioni finanziarie
A. Ricciardi
;M. F. Ingarozza
2018-01-01
Abstract
Alla luce dell'analisi appena effettuata, si può constatare come la voce riguardante le immobilizzazioni finanziarie sia stata profondamente segnata dagli adeguamenti normativi effettuati nel nostro ordinamento a seguito dell'attuazione del D.Lgs. n. 139/2015, conseguente al recepimento della Direttiva contabile 2013/34/UE. Al riguardo, infatti, sono state introdotte significative novità, quali: il criterio del costo ammortizzato, la valutazione dei crediti considerando il fattore temporale, l'iscrizione in bilancio degli strumenti finanziari derivati e la loro valutazione al fair value48. L'introduzione del D.Lgs. n. 139/2015 ha portato quindi ad un aggiornamento delle norme civilistiche sul bilancio e dei principi contabili nazionali, con l'elaborazione di nuove edizioni degli OIC disciplinanti le varie poste ricomprese nelle immobilizzazioni finanziarie, in quanto colpite tutte e pienamente da tali innovazioni. In questo rinnovato scenario, ai redattori del bilancio sono richieste nuove competenze e nuove modalità operative di rappresentazione. Poiché la valutazione delle immobilizzazioni finanziarie sempre più spesso comporta procedimenti complessi, il legislatore ha previsto in alcuni casi (come illustrato in precedenza) la possibilità per le imprese di minori dimensioni (ex artt. 2435-bis, 2435-ter) di adottare un regime semplificato. Le nuove procedure rispondono all'esigenza di garantire una rappresentazione maggiormente veritiera e corretta del patrimonio aziendale e del risultato economico dell'esercizio. Come visto, infatti, l'applicazione del criterio del costo ammortizzato consente di distribuire le differenze, positive o negative, rilevate tra il valore di acquisizione e il valore di rimborso a scadenza dei titoli, nonché tra il valore iniziale e il valore a scadenza dei crediti, in base al principio di competenza economica. Inoltre, significativa è l'introduzione, per la prima volta, degli strumenti finanziari derivati nel bilancio. Si tratta, infatti, di un'assoluta novità, sia per quanto concerne la tipologia dello strumento in questione che per il criterio di valutazione adottato (fair value in luogo del costo storico tradizionalmente impiegato come riferimento dalle norme sul bilancio). Adeguamenti quindi complessi ma necessari, per disciplinare una delle aree di maggiore rilevanza strategica per l'impresa, in considerazione anche dell'accresciuta importanza della gestione finanziaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.