Il capitolo illustra il fenomeno letterario dei poligrafi e ‘irregolari’ (le nuove figure di scrittori che si affermano intorno alla metà del Cinquecento in stretto rapporto con il mondo della stampa), soffermandosi sugli esponenti più rappresentativi: Anton Francesco Doni, Ortensio Lando, Niccolò Franco. Si sottolinea come le loro esperienze letterarie segnino una significativa tappa nella ricezione italiana di tre importanti libri europei di primo Cinquecento: l’«Elogio della follia» di Erasmo, l’«Utopia» di Tommaso Moro e il «De incertitudine et vanitate scientiarum» di Cornelio Agrippa. Particolare attenzione è riservata alla messa a fuoco della nuova idea di letteratura elaborata dagli ‘irregolari’, fondata sulle strategie del serio-ludere e sull’adozione del codice del paradosso: dietro la superficie giocosa e faceta le opere degli ‘irregolari’ non rinunciano ad affrontare argomenti seri e a demistificare convenzioni e luoghi comuni, sfiorando, seppure in forme occulte, questioni urgenti del dibattito morale e religioso contemporaneo (come peraltro documentano gli interventi censorii cui le edizioni vengono sottoposte).
Poligrafi e irregolari
M. C. Figorilli
2018-01-01
Abstract
Il capitolo illustra il fenomeno letterario dei poligrafi e ‘irregolari’ (le nuove figure di scrittori che si affermano intorno alla metà del Cinquecento in stretto rapporto con il mondo della stampa), soffermandosi sugli esponenti più rappresentativi: Anton Francesco Doni, Ortensio Lando, Niccolò Franco. Si sottolinea come le loro esperienze letterarie segnino una significativa tappa nella ricezione italiana di tre importanti libri europei di primo Cinquecento: l’«Elogio della follia» di Erasmo, l’«Utopia» di Tommaso Moro e il «De incertitudine et vanitate scientiarum» di Cornelio Agrippa. Particolare attenzione è riservata alla messa a fuoco della nuova idea di letteratura elaborata dagli ‘irregolari’, fondata sulle strategie del serio-ludere e sull’adozione del codice del paradosso: dietro la superficie giocosa e faceta le opere degli ‘irregolari’ non rinunciano ad affrontare argomenti seri e a demistificare convenzioni e luoghi comuni, sfiorando, seppure in forme occulte, questioni urgenti del dibattito morale e religioso contemporaneo (come peraltro documentano gli interventi censorii cui le edizioni vengono sottoposte).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.