I nuovi standard urbanistici devono rivolgersi verso espressioni delle forme urbane più qualitative e verso nuovi modelli fondati sulla condivisione degli investimenti e dei servizi richiesti su una scala territoriale più ampia, nonché su criteri di coerenza e di organicità nelle scelte localizzative. La ricerca della qualità urbana necessita, infatti, di un’espansione del pensiero e dell’azione che vada ben oltre i limiti cittadini. Ancor più in Italia, la cui struttura insediativa è contraddistinta da numerosi sistemi urbani con un carattere fortemente policentrico, costituiti da città medio- piccole. Tali realtà possono rivestire una particolare importanza nella gestione degli spazi pubblici, presentandosi quali spazi privilegiati per l’attuazione di uno sviluppo urbano qualitativo e sostenibile. La scala di intervento più appropriata in cui sviluppare modelli di uso del territorio improntati a obiettivi di qualità e di sostenibilità è costituita dalle reti di città medio-piccole, nelle quali le singole realtà urbane sono assimilate alla dimensione di “quartiere”. Il contributo descrive i primi risultati di una ricerca applicata che trasferisce le pratiche sperimentate in questa “unità minima” in contesti di reti di città medio-piccole calabresi, rivisitando contestualmente gli strumenti e le procedure urbanistiche in un’ottica di maggiore efficacia.
Centri medio-piccoli: quartieri di sistemi territoriali per cui identificare nuovi standard di qualità
Palermo Annunziata
;Viapiana Mf
2017-01-01
Abstract
I nuovi standard urbanistici devono rivolgersi verso espressioni delle forme urbane più qualitative e verso nuovi modelli fondati sulla condivisione degli investimenti e dei servizi richiesti su una scala territoriale più ampia, nonché su criteri di coerenza e di organicità nelle scelte localizzative. La ricerca della qualità urbana necessita, infatti, di un’espansione del pensiero e dell’azione che vada ben oltre i limiti cittadini. Ancor più in Italia, la cui struttura insediativa è contraddistinta da numerosi sistemi urbani con un carattere fortemente policentrico, costituiti da città medio- piccole. Tali realtà possono rivestire una particolare importanza nella gestione degli spazi pubblici, presentandosi quali spazi privilegiati per l’attuazione di uno sviluppo urbano qualitativo e sostenibile. La scala di intervento più appropriata in cui sviluppare modelli di uso del territorio improntati a obiettivi di qualità e di sostenibilità è costituita dalle reti di città medio-piccole, nelle quali le singole realtà urbane sono assimilate alla dimensione di “quartiere”. Il contributo descrive i primi risultati di una ricerca applicata che trasferisce le pratiche sperimentate in questa “unità minima” in contesti di reti di città medio-piccole calabresi, rivisitando contestualmente gli strumenti e le procedure urbanistiche in un’ottica di maggiore efficacia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.