La prospettiva plurifunzionale consente di valutare in chiave assiologica gli strumenti della responsabilità civile. Ridimensionata l’idea del risarcimento come sanzione per un comportamento in sé lesivo, problema di fondo è quantificare il danno alla persona, tenendo conto dei concreti interessi lesi. La meritevolezza di questi ultimi va accertata alla stregua di criteri tratti dall’intero sistema, nella globalità dei suoi principi e valori. Al fine di conseguire l’imprescindibile risultato della riparazione integrale, occorre limitare il ricorso a parametri “prefissati”, rilevando la necessità di una tutela, anche di tipo punitivo, ispirata alla proporzionalità e alla ragionevolezza. L’art. 96, comma 3, c.p.c. permette di verificare la fondatezza della tesi che giustifica la funzione punitiva alla luce dell’esigenza di tutela effettiva dei diritti fondamentali. Se l’esercizio controfunzionale delle prerogative processuali – oltre ad avere riflessi sull’interesse pubblico alla deflazione del contenzioso civile – pone ostacoli all’attuazione di interessi esistenziali della parte, non è arbitraria l’irrogazione di una sanzione a carico del litigante temerario.
Riparazione e punizione nella responsabilità civile
LASSO, Anna
2018-01-01
Abstract
La prospettiva plurifunzionale consente di valutare in chiave assiologica gli strumenti della responsabilità civile. Ridimensionata l’idea del risarcimento come sanzione per un comportamento in sé lesivo, problema di fondo è quantificare il danno alla persona, tenendo conto dei concreti interessi lesi. La meritevolezza di questi ultimi va accertata alla stregua di criteri tratti dall’intero sistema, nella globalità dei suoi principi e valori. Al fine di conseguire l’imprescindibile risultato della riparazione integrale, occorre limitare il ricorso a parametri “prefissati”, rilevando la necessità di una tutela, anche di tipo punitivo, ispirata alla proporzionalità e alla ragionevolezza. L’art. 96, comma 3, c.p.c. permette di verificare la fondatezza della tesi che giustifica la funzione punitiva alla luce dell’esigenza di tutela effettiva dei diritti fondamentali. Se l’esercizio controfunzionale delle prerogative processuali – oltre ad avere riflessi sull’interesse pubblico alla deflazione del contenzioso civile – pone ostacoli all’attuazione di interessi esistenziali della parte, non è arbitraria l’irrogazione di una sanzione a carico del litigante temerario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.