L’articolo porta alla luce alcune linee di dissenso contenute nella filosofia della storia di Spengler, linee che rivelano una sorprendente attualità: il riduzionismo che l’Occidente ha perpetrato nei confronti della natura considerandola come qualcosa di inerte e perciò oggetto di manipolazione e di saccheggio. Dalla natura vivente alla “natura morta di Newton”. Riduzione necessaria non solo nei confronti del capitale naturale, ma anche verso tutto ciò che costituisce una linea di resistenza all’impresa di appropriazione dell’uomo moderno nella fase terminale della civiltà occidentale, nello stadio del tramonto dell’Occidente, quando la nostra civiltà diventa civiltà delle macchine. Il dissenso di Spengler rispetto al progetto moderno di dominio sulla natura rappresenta una pagina importante all’interno di quella tradizione che porta al pensiero verde contemporaneo.
Oswald Spengler: ancora una voce di dissenso?
Daniela Falcioni
2015-01-01
Abstract
L’articolo porta alla luce alcune linee di dissenso contenute nella filosofia della storia di Spengler, linee che rivelano una sorprendente attualità: il riduzionismo che l’Occidente ha perpetrato nei confronti della natura considerandola come qualcosa di inerte e perciò oggetto di manipolazione e di saccheggio. Dalla natura vivente alla “natura morta di Newton”. Riduzione necessaria non solo nei confronti del capitale naturale, ma anche verso tutto ciò che costituisce una linea di resistenza all’impresa di appropriazione dell’uomo moderno nella fase terminale della civiltà occidentale, nello stadio del tramonto dell’Occidente, quando la nostra civiltà diventa civiltà delle macchine. Il dissenso di Spengler rispetto al progetto moderno di dominio sulla natura rappresenta una pagina importante all’interno di quella tradizione che porta al pensiero verde contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.