Tra il 1888 e il 1902 venne pubblicata a Monteleone (oggi Vibo Valentia) La Calabria, rivista di letteratura popolare, fondata e diretta dal patriota, filosofo e insigne letterato calabrese Luigi Bruzzano. La rivista che veniva stampata una volta al mese, oltre a raccogliere brani di letteratura popolare, rappresentava un vero e proprio studio delle tradizioni culturali e agiografiche calabresi. Fine raccoglitore, Bruzzano, frugava e ricercava dappertutto, raccogliendo leggende, novelle, fiabe, canzoni, descrizioni di usi e costumi, tornando a casa lieto solo quando gli fosse riuscito di trovare numeroso e diverso materiale. Ascoltando la voce del popolo attraverso i canti, le novelle, gli indovinelli o i consigli di varia natura, Bruzzano riuscì a percepire e raccontare nella sua rivista, la sensibilità delle comunità calabresi e italo-albanesi. Di loro, egli volle far conoscere la lingua, i canti, le tradizioni popolari e le loro manifestazioni. Conoscitore del greco moderno e dell’arbëresh, egli arricchì le pagine della sua Rivista con le Novelle greche di Roccaforte e con i testi di Falconara Albanese, Frascineto, Spezzano Albanese, di Vena e Zangarona, di San Nicola dell’Alto e Pallagorio. Consapevole del valore documentario e linguistico, volle annotare, traslitterare e pubblicare questo immenso patrimonio culturale, affidato alla mera tradizione orale, rievocando la memoria storica ancora presente nella coscienza collettiva delle diverse comunità.

Sulla raccolta di testi folclorici di Falconara Albanese ne La Calabria, rivista di letteratura popolare (1888-1902)

Fiorella De Rosa
2018-01-01

Abstract

Tra il 1888 e il 1902 venne pubblicata a Monteleone (oggi Vibo Valentia) La Calabria, rivista di letteratura popolare, fondata e diretta dal patriota, filosofo e insigne letterato calabrese Luigi Bruzzano. La rivista che veniva stampata una volta al mese, oltre a raccogliere brani di letteratura popolare, rappresentava un vero e proprio studio delle tradizioni culturali e agiografiche calabresi. Fine raccoglitore, Bruzzano, frugava e ricercava dappertutto, raccogliendo leggende, novelle, fiabe, canzoni, descrizioni di usi e costumi, tornando a casa lieto solo quando gli fosse riuscito di trovare numeroso e diverso materiale. Ascoltando la voce del popolo attraverso i canti, le novelle, gli indovinelli o i consigli di varia natura, Bruzzano riuscì a percepire e raccontare nella sua rivista, la sensibilità delle comunità calabresi e italo-albanesi. Di loro, egli volle far conoscere la lingua, i canti, le tradizioni popolari e le loro manifestazioni. Conoscitore del greco moderno e dell’arbëresh, egli arricchì le pagine della sua Rivista con le Novelle greche di Roccaforte e con i testi di Falconara Albanese, Frascineto, Spezzano Albanese, di Vena e Zangarona, di San Nicola dell’Alto e Pallagorio. Consapevole del valore documentario e linguistico, volle annotare, traslitterare e pubblicare questo immenso patrimonio culturale, affidato alla mera tradizione orale, rievocando la memoria storica ancora presente nella coscienza collettiva delle diverse comunità.
2018
978-9928-271-01-3
canti, rivista, popolare, memoria, italo-albanese
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