Nelle elezioni politiche del 2018, le prime con il nuovo sistema elettorale “rosatellum”, il M5S ha vinto, e conquistato il relativo seggio, nella quasi totalità dei collegi. In questo articolo vengono esaminati, nello specifico, quei collegi uninominali della Camera delle regioni meridionali dove non ha vinto il candidato del M5S. La vittoria del candidato della coalizione di centrodestra nei 4 collegi delle regioni meridionali non conquistati dal M5S è stata determinata, in buona parte, dal successo “personale” dei candidati risultati vincitori. In alcuni di questi 4 casi la vittoria dei candidati del centrodestra è stata agevolata dal consenso ottenuto dal candidato del centrosinistra che ha “sottratto” voti al candidato del M5S. Più in generale, l’analisi dei dati ci mostra che poche volte i candidati contano nell’acquisizione del consenso. Più nello specifico, nel M5S, considerando l’omogeneità del risultato elettorale nei singoli collegi, possiamo ritenere che i candidati non hanno influenzato più di tanto l’esito elettorale. La riprova di ciò è data dal successo personale di due riconosciuti leader del M5S, Di Maio e Fico, nei rispettivi collegi della Campania dove hanno trionfato con percentuali di voto corrispondenti alla maggioranza assoluta.
Dove ha contato (ancora) il voto alla persona. Il voto personale nei collegi meridionali vinti (o quasi) dal centrodestra
De Luca Roberto
2018-01-01
Abstract
Nelle elezioni politiche del 2018, le prime con il nuovo sistema elettorale “rosatellum”, il M5S ha vinto, e conquistato il relativo seggio, nella quasi totalità dei collegi. In questo articolo vengono esaminati, nello specifico, quei collegi uninominali della Camera delle regioni meridionali dove non ha vinto il candidato del M5S. La vittoria del candidato della coalizione di centrodestra nei 4 collegi delle regioni meridionali non conquistati dal M5S è stata determinata, in buona parte, dal successo “personale” dei candidati risultati vincitori. In alcuni di questi 4 casi la vittoria dei candidati del centrodestra è stata agevolata dal consenso ottenuto dal candidato del centrosinistra che ha “sottratto” voti al candidato del M5S. Più in generale, l’analisi dei dati ci mostra che poche volte i candidati contano nell’acquisizione del consenso. Più nello specifico, nel M5S, considerando l’omogeneità del risultato elettorale nei singoli collegi, possiamo ritenere che i candidati non hanno influenzato più di tanto l’esito elettorale. La riprova di ciò è data dal successo personale di due riconosciuti leader del M5S, Di Maio e Fico, nei rispettivi collegi della Campania dove hanno trionfato con percentuali di voto corrispondenti alla maggioranza assoluta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.