Nell’affrontare una rilevazione campionaria che abbia al centro gli atteggiamenti verso le forme di discriminazione o, in altri termini, di pregiudizio, richiede una particolare attenzione. Se da un lato occorre molto tatto nell’approcciare simili tematiche, dall’altro bisogna che, durante ciascuna intervista, l’interazione deve evitare il ricorso a forme di elusioni nelle risposte o di ricorsi, più o meno espliciti, a situazioni di plausibile desiderabilità sociale. Avendo chiaro in mente sia le finalità che la complessità dell’indagine Promozione e sviluppo della Rete regionale antidiscriminazioni, partners UNAR, Regione Calabria e DISPeS, sin dalla progettazione del questionario si è posta una particolare attenzione verso queste esigenze. Confrontandoci con la letteratura e con indagini simili abbiamo costruito un questionario telefonico che risultasse agile ma non banale, che procedesse sempre da dimensioni generali e «asettiche» verso situazioni più coinvolgenti e, per certi versi, problematici nella loro gestibilità all’interno di una interazione indiretta come è quella mediata dal telefono. Ciò ha portato all’estrazione di un campione probabilistico rappresentativo della popolazione calabrese con più di 18 anni stratificato per Provincia di residenza, Sesso, Fasce di età. Lo stesso, a conclusione della rilevazione, è stato riponderato per titolo di studio. Così facendo, è stato possibile ottenere una base di partenza decisamente fedele della distribuzione della popolazione calabrese.

I risultati di una ricerca quantitativa su forme di pregiudizio e di discriminazioni in Calabria

Walter Greco
2017-01-01

Abstract

Nell’affrontare una rilevazione campionaria che abbia al centro gli atteggiamenti verso le forme di discriminazione o, in altri termini, di pregiudizio, richiede una particolare attenzione. Se da un lato occorre molto tatto nell’approcciare simili tematiche, dall’altro bisogna che, durante ciascuna intervista, l’interazione deve evitare il ricorso a forme di elusioni nelle risposte o di ricorsi, più o meno espliciti, a situazioni di plausibile desiderabilità sociale. Avendo chiaro in mente sia le finalità che la complessità dell’indagine Promozione e sviluppo della Rete regionale antidiscriminazioni, partners UNAR, Regione Calabria e DISPeS, sin dalla progettazione del questionario si è posta una particolare attenzione verso queste esigenze. Confrontandoci con la letteratura e con indagini simili abbiamo costruito un questionario telefonico che risultasse agile ma non banale, che procedesse sempre da dimensioni generali e «asettiche» verso situazioni più coinvolgenti e, per certi versi, problematici nella loro gestibilità all’interno di una interazione indiretta come è quella mediata dal telefono. Ciò ha portato all’estrazione di un campione probabilistico rappresentativo della popolazione calabrese con più di 18 anni stratificato per Provincia di residenza, Sesso, Fasce di età. Lo stesso, a conclusione della rilevazione, è stato riponderato per titolo di studio. Così facendo, è stato possibile ottenere una base di partenza decisamente fedele della distribuzione della popolazione calabrese.
2017
9788849850475
Discriminazione, Razzismo, Calabria, Survey, Religione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/293365
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