Il volume, partendo dalla nozione di "ritmo" (che viene indagata in alcuni momenti del pensiero greco antico), mette alla prova l'idea elaborata da Jacques Derrida che la scrittura e, in particolare, la scrittura letteraria, si configurino sempre come rottura o breccia rispetto alle regole che presiedono l'ordine dimostrativo del logos. Vengono dunque presi in considerazione alcuni autori che hanno impegnato il lavoro derridiano (Cixous, Genet, Agostino, Shakespeare) per verificare il senso di quella pratica di lettura e interpretazione che la storiografia filosofica chiama "decostruzione". Un'analisi critica dei testi che si conclude con la lettura di uno dei testi più enigmatici di Derrida - Feu la cendre - dedicato, come recita il titolo, alla "cenere". Cenere che è anche la cenere della letteratura.
Ritmografie. Derrida, la letteratura, la cenere
Silvano Facioni
2019-01-01
Abstract
Il volume, partendo dalla nozione di "ritmo" (che viene indagata in alcuni momenti del pensiero greco antico), mette alla prova l'idea elaborata da Jacques Derrida che la scrittura e, in particolare, la scrittura letteraria, si configurino sempre come rottura o breccia rispetto alle regole che presiedono l'ordine dimostrativo del logos. Vengono dunque presi in considerazione alcuni autori che hanno impegnato il lavoro derridiano (Cixous, Genet, Agostino, Shakespeare) per verificare il senso di quella pratica di lettura e interpretazione che la storiografia filosofica chiama "decostruzione". Un'analisi critica dei testi che si conclude con la lettura di uno dei testi più enigmatici di Derrida - Feu la cendre - dedicato, come recita il titolo, alla "cenere". Cenere che è anche la cenere della letteratura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.