Despite undergoing a period of demographic, economic and political contraction during the early modern period in comparison to the medieval period, the community of Terracina possessed a vast territory characterised by the presence of two extensive communal wooded estates: the selva della Montagna and the selva Piana (or Marittima).Conversely, the smaller community of San Felice on the Circeo promontory had a more limited territory, which did not offer sufficient resources to the population. The ongoing conflict between the people of San Felice, who claimed the right to sow in the Piana forest, and the authorities of Terracina, who sought to oppose them, persisted between the 18th and 19th centuries. The request by the people of San Felice for the controlled use of fire in the forest to obtain space for sowing was regarded with suspicion by the Terracina authorities. The events of this confrontation, complicated by the fact that Terracina and San Felice were administered respectively by the general treasurer and the prefect of the congregation of buon governo, are rich in economic, social and environmental implications.

La comunità di Terracina, malgrado il ridimensionamento sul piano demografico, economico e politico durante la prima età moderna rispetto al periodo medievale, possedeva un vasto territorio caratterizzato dalla presenza di due estese proprietà boschive comunali: la selva della Montagna e la selva Piana (o Marittima). Viceversa la più piccola comunità di San Felice sul promontorio del Circeo poteva contare su un territorio più ridotto, che non offriva risorse sufficienti alla popolazione. Tra il XVIII e il XIX secolo si instaurò un perdurante conflitto tra i sanfeliciani, che rivendicavano diritti di semina nella selva Piana, e le autorità di Terracina, che cercavano in ogni modo di osteggiarli. Le cese richieste dalla popolazione di San Felice, che prevedevano l'uso controlato del fuoco nel bosco per ricavare spazi per la semina, erano considerate dalla controparte terracinense con sospetto. Le vicende di questo confronto, complicato dal fatto che Terracina e San Felice erano amministrate rispettivamente dal tesoriere generale e dal prefetto della congregazione del buon governo, sono ricche di implicazioni sul piano economico, sociale, ambientale.

Una eredità complessa. Le contese per l'uso del territorio tra Terracina e San Felice Circeo in età moderna

RENATO SANSA
2020-01-01

Abstract

Despite undergoing a period of demographic, economic and political contraction during the early modern period in comparison to the medieval period, the community of Terracina possessed a vast territory characterised by the presence of two extensive communal wooded estates: the selva della Montagna and the selva Piana (or Marittima).Conversely, the smaller community of San Felice on the Circeo promontory had a more limited territory, which did not offer sufficient resources to the population. The ongoing conflict between the people of San Felice, who claimed the right to sow in the Piana forest, and the authorities of Terracina, who sought to oppose them, persisted between the 18th and 19th centuries. The request by the people of San Felice for the controlled use of fire in the forest to obtain space for sowing was regarded with suspicion by the Terracina authorities. The events of this confrontation, complicated by the fact that Terracina and San Felice were administered respectively by the general treasurer and the prefect of the congregation of buon governo, are rich in economic, social and environmental implications.
2020
9788891789051
La comunità di Terracina, malgrado il ridimensionamento sul piano demografico, economico e politico durante la prima età moderna rispetto al periodo medievale, possedeva un vasto territorio caratterizzato dalla presenza di due estese proprietà boschive comunali: la selva della Montagna e la selva Piana (o Marittima). Viceversa la più piccola comunità di San Felice sul promontorio del Circeo poteva contare su un territorio più ridotto, che non offriva risorse sufficienti alla popolazione. Tra il XVIII e il XIX secolo si instaurò un perdurante conflitto tra i sanfeliciani, che rivendicavano diritti di semina nella selva Piana, e le autorità di Terracina, che cercavano in ogni modo di osteggiarli. Le cese richieste dalla popolazione di San Felice, che prevedevano l'uso controlato del fuoco nel bosco per ricavare spazi per la semina, erano considerate dalla controparte terracinense con sospetto. Le vicende di questo confronto, complicato dal fatto che Terracina e San Felice erano amministrate rispettivamente dal tesoriere generale e dal prefetto della congregazione del buon governo, sono ricche di implicazioni sul piano economico, sociale, ambientale.
Environmental History, History of Commons, Early Modern History
Storia ambientale, Storia del territorio, Usi civici, Storia moderna,
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/298169
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