Il monumento funerario di Jacopo Carafa, collocato nella chiesa matrice di Caulonia, viene attribuito dagli storici ad Antonello Gagini e datato al secondo decennio del Cinquecento, in base all’analisi stilistica del monumento, alla comparazione con le altre opere dell’artista e alla luce delle vicende costruttive della chiesa matrice. Il monumento è costituito da un sistema architravato lesene-trabeazione, sormontato da un coronamento caratterizzato da una lunetta con l’Annunciazione, in cui le figure dell’Arcangelo Gabriele e della Madonna sono inserite all’interno di una composizione prospettica. Il percorso di studi si propone il duplice obiettivo di documentare la lunetta con l’Annunciazione - mediante foto ad alta risoluzione, acquisite tramite una testa panoramica motorizzata - e di analizzarne la prospettiva conducendo una riflessione sulla sua struttura e sugli artifici adoperati dall’artefice per conferire profondità all’opera.
Il sepolcro di Jacopo Carafa a Caulonia. Un esempio di prospettiva solida nella Calabria del XVI secolo
Zappani Antonio Agostino
;
2016-01-01
Abstract
Il monumento funerario di Jacopo Carafa, collocato nella chiesa matrice di Caulonia, viene attribuito dagli storici ad Antonello Gagini e datato al secondo decennio del Cinquecento, in base all’analisi stilistica del monumento, alla comparazione con le altre opere dell’artista e alla luce delle vicende costruttive della chiesa matrice. Il monumento è costituito da un sistema architravato lesene-trabeazione, sormontato da un coronamento caratterizzato da una lunetta con l’Annunciazione, in cui le figure dell’Arcangelo Gabriele e della Madonna sono inserite all’interno di una composizione prospettica. Il percorso di studi si propone il duplice obiettivo di documentare la lunetta con l’Annunciazione - mediante foto ad alta risoluzione, acquisite tramite una testa panoramica motorizzata - e di analizzarne la prospettiva conducendo una riflessione sulla sua struttura e sugli artifici adoperati dall’artefice per conferire profondità all’opera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.