Uno dei fenomeni che sta destando una certa preoccupazione in molti ambiti della vita sociale è la crescente diffusione dell’odio online che sta interessando l’Italia e molti altri Paesi del mondo. Si tratta della presenza sempre più consistente sul web di discorsi di incitamento all’odio, discriminazioni e offese (esplicite o latenti) spesso rivolte a singoli individui o a specifiche categorie sociali sulle quali permangono ancora oggi pregiudizi (donne, migranti, disabili, omosessuali, ecc.), e che assumono forme diverse, dall’hate speech al cyberbullismo, dal revenge porn al flaming. Ciò premesso, la tesi che si vuole sostenere in questo lavoro è che queste diverse tipologie di comportamenti scorretti sul web danno forma ad una spettacolarizzazione dell’odio frutto sia della trasformazione della cultura emozionale, che ha incoraggiato l’individuo a esibire pubblicamente emozioni e sentimenti, sia della diffusione dei social media, le cui caratteristiche facilitano l’incitamento all’odio attraverso forme narrative dal forte contenuto discriminatorio
La spettacolarizzazione dell'odio. Considerazioni sociologiche su hate speech e cyberbullismo
Rosario Ponziano
2020-01-01
Abstract
Uno dei fenomeni che sta destando una certa preoccupazione in molti ambiti della vita sociale è la crescente diffusione dell’odio online che sta interessando l’Italia e molti altri Paesi del mondo. Si tratta della presenza sempre più consistente sul web di discorsi di incitamento all’odio, discriminazioni e offese (esplicite o latenti) spesso rivolte a singoli individui o a specifiche categorie sociali sulle quali permangono ancora oggi pregiudizi (donne, migranti, disabili, omosessuali, ecc.), e che assumono forme diverse, dall’hate speech al cyberbullismo, dal revenge porn al flaming. Ciò premesso, la tesi che si vuole sostenere in questo lavoro è che queste diverse tipologie di comportamenti scorretti sul web danno forma ad una spettacolarizzazione dell’odio frutto sia della trasformazione della cultura emozionale, che ha incoraggiato l’individuo a esibire pubblicamente emozioni e sentimenti, sia della diffusione dei social media, le cui caratteristiche facilitano l’incitamento all’odio attraverso forme narrative dal forte contenuto discriminatorioI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.