Appare ormai consolidato come lo sviluppo delle comunità locali si basi in larga misura anche su una certa capacità di riconoscere le specificità e soprattutto di ritrovare una propria identità che sia visibile non solo all’esterno ma anche profondamente sentita all’interno. Per tale ragione si vanno sempre più diffondendo, nel panorama internazionale, esperienze territoriali che si muovono nella direzione della ricerca e della valorizzazione delle eccellenze, delle tipicità e dell’unicità legate ai luoghi. In uno scenario sempre più globale, questo attivismo dei territori pone al contempo l’accento sul riemergere e sulla riscoperta anche del livello locale. Un processo di glocalizzazione (Robertson 1999) che si esplicita nel ruolo da protagonisti assunto dalle identità particolari e dagli interessi radicati nei territori periferici (Magnier e Russo, 2002). Da questo punto di vista l’esperienza del luogo, ovvero il place che si contrappone a quei luoghi che subiscono un processo di omologazione proprio in ragione della perdita dei loro tratti distintivi e unici, acquisisce centralità perché sembra costituire la strada da seguire per non soccombere alla globalizzazione, quanto meno per quei territori minori e marginali (Mazzette 2017). Il rafforzamento dell’identità può rappresentare, infatti, una strategia difensiva contro le dinamiche globali che tendono al continuo e rapido cambiamento dei luoghi, i quali appaiono, a loro volta, sempre meno in grado di conservare i propri caratteri distintivi (Knox, 2005). In questa prospettiva, il contributo riflette sulle forme che sta oggi assumendo l’universo delle pratiche, basate su percorsi di partecipazione e condivisione, tese alla valorizzazione turistica dei territori e all’implementazione di modelli di sviluppo sostenibile. A tal fine, partendo proprio dall’esperienza del luogo, lo studio presenta due casi di città marginali in cui gli attori territoriali hanno dato vita ad esperienze di progettualità integrata attraverso la costituzione di una rete e mettendo insieme e valorizzando gli aspetti tangibili e intangibili del place.
Percorsi di sviluppo e valorizzazione turistica: l’esperienza di alcuni contesti locali marginali
Giovanni Tocci
2020-01-01
Abstract
Appare ormai consolidato come lo sviluppo delle comunità locali si basi in larga misura anche su una certa capacità di riconoscere le specificità e soprattutto di ritrovare una propria identità che sia visibile non solo all’esterno ma anche profondamente sentita all’interno. Per tale ragione si vanno sempre più diffondendo, nel panorama internazionale, esperienze territoriali che si muovono nella direzione della ricerca e della valorizzazione delle eccellenze, delle tipicità e dell’unicità legate ai luoghi. In uno scenario sempre più globale, questo attivismo dei territori pone al contempo l’accento sul riemergere e sulla riscoperta anche del livello locale. Un processo di glocalizzazione (Robertson 1999) che si esplicita nel ruolo da protagonisti assunto dalle identità particolari e dagli interessi radicati nei territori periferici (Magnier e Russo, 2002). Da questo punto di vista l’esperienza del luogo, ovvero il place che si contrappone a quei luoghi che subiscono un processo di omologazione proprio in ragione della perdita dei loro tratti distintivi e unici, acquisisce centralità perché sembra costituire la strada da seguire per non soccombere alla globalizzazione, quanto meno per quei territori minori e marginali (Mazzette 2017). Il rafforzamento dell’identità può rappresentare, infatti, una strategia difensiva contro le dinamiche globali che tendono al continuo e rapido cambiamento dei luoghi, i quali appaiono, a loro volta, sempre meno in grado di conservare i propri caratteri distintivi (Knox, 2005). In questa prospettiva, il contributo riflette sulle forme che sta oggi assumendo l’universo delle pratiche, basate su percorsi di partecipazione e condivisione, tese alla valorizzazione turistica dei territori e all’implementazione di modelli di sviluppo sostenibile. A tal fine, partendo proprio dall’esperienza del luogo, lo studio presenta due casi di città marginali in cui gli attori territoriali hanno dato vita ad esperienze di progettualità integrata attraverso la costituzione di una rete e mettendo insieme e valorizzando gli aspetti tangibili e intangibili del place.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.