Nel 1966 Michel Foucault stampa "Le parole e le cose" ottenendo un risultato editoriale straordinario per un testo filosofico, conquistando così l'autorevole ruolo di maître à pensar nella filosofia del Novecento. Questo volume riflette sulla genealogia di quel successo e sull'attualità de "Le parole e le cose" a cinquant'anni dalla sua prima pubblicazione. 'L'ordine discontinuo' è quello dell'analisi foucaultiana del sapere, secondo la quale ogni epoca possiede un ordine proprio, una configurazione sotterranea della conoscenza, nascosta e indispensabile, che la differenzia dalle altre. Ripercorrere la genealogia di quest'ipotesi teoretica è una sfida affascinante e complessa che - mentre propone al lettore una sorta di viaggio nel tempo - parte dalle testimonianze di importanti intellettuali dell'epoca (Sartre, Lacan, Godard e Magritte), ritorna alla formazione del giovane Foucault e ai suoi maestri (Hyppolite, Canguilhem e Dumézil), per esaminare, infine, come "Le parole e le cose" abbia influenzato la ricerca foucaultiana successiva.
L’ordine discontinuo. Una genealogia foucaultiana
DEBORAH DE ROSA
2016-01-01
Abstract
Nel 1966 Michel Foucault stampa "Le parole e le cose" ottenendo un risultato editoriale straordinario per un testo filosofico, conquistando così l'autorevole ruolo di maître à pensar nella filosofia del Novecento. Questo volume riflette sulla genealogia di quel successo e sull'attualità de "Le parole e le cose" a cinquant'anni dalla sua prima pubblicazione. 'L'ordine discontinuo' è quello dell'analisi foucaultiana del sapere, secondo la quale ogni epoca possiede un ordine proprio, una configurazione sotterranea della conoscenza, nascosta e indispensabile, che la differenzia dalle altre. Ripercorrere la genealogia di quest'ipotesi teoretica è una sfida affascinante e complessa che - mentre propone al lettore una sorta di viaggio nel tempo - parte dalle testimonianze di importanti intellettuali dell'epoca (Sartre, Lacan, Godard e Magritte), ritorna alla formazione del giovane Foucault e ai suoi maestri (Hyppolite, Canguilhem e Dumézil), per esaminare, infine, come "Le parole e le cose" abbia influenzato la ricerca foucaultiana successiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.